Papa Francesco ha inviato una lettera ai 21 cardinali designati a cui conferirà la porpora nel Concistoro di dicembre. Una missiva con cui il Santo Padre li invita a un cardinalato fatto di capacità “guardare più lontano”, di preghiera e di compassione e misericordia per “la durezza della realtà di tanti angoli del mondo”.
Tre attitudini
“Caro fratello, con la creazione a cardinale entrerai a far parte del clero di Roma. Benvenuto! Un’appartenenza che esprime l’unità della Chiesa e il legame di tutte le Chiese con questa di Roma. Ti incoraggio a far sì che il tuo cardinalato incarni quelle tre attitudini con cui un poeta argentino (Francisco Luis Bernardez) descriveva San Giovanni della Croce, ma che si addicono anche a noi: ‘occhi alti, mani unite, piedi nudi‘”. E’ quanto afferma papa Francesco nella lettera inviata ai 21 nuovi cardinali cui conferirà la porpora nel Concistoro del prossimo 7 dicembre.
Sguardo
“Occhi alti – spiega il Pontefice -, perché il tuo servizio richiederà di allungare lo sguardo e dilatare il cuore, per poter guardare più lontano e amare più universalmente con maggiore intensità. Entrare alla scuola del Suo sguardo (Benedetto XVI) che è il costato aperto di Cristo”.
Preghiera
“Mani giunte”, prosegue, “perché ciò di cui la Chiesa ha più bisogno – insieme all’annuncio – è la tua preghiera per pascere bene il gregge di Cristo. La preghiera, che è l’ambito del discernimento per aiutarmi a ricercare e trovare la volontà di Dio per il nostro popolo, e seguirla”.
La dura realtà
“Piedi nudi – aggiunge -, toccando la durezza della realtà di tanti angoli del mondo frastornati dal dolore e dalla sofferenza per la guerra, la discriminazione, la persecuzione, la fame e molte forme di povertà che esigeranno da Te tanta compassione e misericordia“.
“Servo”, non eminenza
“RingraziandoTi per la generosità, prego per Te affinché il titolo di ‘servo’ (diacono) offuschi sempre più quello di ‘eminenza’ – conclude Francesco -. Prega per me e che Gesù Ti benedica e la Vergine Santa Ti accompagni”.
Fonte Ansa