G7 disabilità: un’occasione unica per rendere il mondo migliore

Foto di 경복 김 da Pixabay

Il G7 su disabilità e inclusione che stiamo vivendo in questi giorni in Umbria, sta contribuendo a promuovere su scala mondiale un nuovo paradigma dell’accessibilità a 360 gradi nella società per le persone con disabilità. I ministri qui presenti, si stanno impegnando a tutto campo per promuovere azioni relative alla vita indipendente, all’occupazione inclusiva e all’incremento dei servizi e nella promozione di buone pratiche per far sì che, ogni luogo, possa essere fruito da ogni cittadino, indipendentemente dalla loro condizione particolare. Tutti quelli che ho appena elencato sono i presupposti del diritto alla piena partecipazione delle persone con disabilità alla vita delle nostre comunità.

In qualità di presidente del Crl di Aias, ogni giorno, ho l’onore di vedere in azione una moltitudine di operatori e volontari che, con spirito di autentica prossimità, si mettono a disposizione della società per realizzare la piena inclusione, fornire servizi e tutto il supporto necessario, sia coloro che hanno una disabilità, ma anche ai familiari caregiver i quali, molto spesso, si trovano ad affrontare le difficoltà della quotidianità dei loro cari in solitudine.

Il seme che stiamo gettando oggi, ha radici lontane, radicate nell’impegno di ognuno di noi che non deve mai essere dimenticato. Lo scorso 5 ottobre, a Milano, in occasione dei festeggiamenti per i 70 anni di attività del Crl di Aias, svoltosi nel palazzo della Regione, in una cerimonia dal grande significato umano e morale, abbiamo dimostrato alle autorità presenti, tra cui il ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli e l’assessore regionale alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità Elena Lucchini, l’accezione autentica del termine inclusione la quale, come primo valore fondamentale per essere attuata, presuppone la pace, il prendersi cura e la fraternità ad ogni livello della società. Questo ha fatto sì che, alla conclusione della cerimonia a cui facevo cenno, è stato consegnato al ministro per le Disabilità, proprio per questo G7, un quadro, disegnato da persone con disabilità, raffigurante un messaggio di pace universale.

Speriamo quindi che, alla fine di questo vertice il quale, per la prima volta nella storia, ha visto riunirsi i ministri per le Disabilità dei Paesi del G7, si possa finalmente giungere ad un nuovo modello di inclusione in grado di mettere, sempre e comunque, la persona al centro dell’azione e delle riforme necessarie per attuare concretamente la Convenzione ONU per i diritti delle persone con disabilità ad ogni latitudine del mondo, facendo sì che, ognuno, indipendentemente dalle proprie condizioni particolari, possa essere l’artefice del proprio futuro, senza ostacoli o impedimenti dettati dalla scarsa conoscenza della fragilità. Abbiamo di fronte a noi un’occasione unica per rendere il mondo migliore e non possiamo permetterci di sprecarla.