Netanyahu favorevole al piano Usa per il cessate il fuoco in Libano

"Gli Stati Uniti hanno informato Israele della loro intenzione di avanzare una proposta di cessate il fuoco in Libano. Israele condivide gli obiettivi dell'iniziativa" ha assicurato il premier israeliano Benyamin Netanyahu

Benjamin Netanyahu
Benjamin Netanyahu © Foto Imago ONLY ITALY

La guerra in Medio Oriente tra Israele e Hamas giunge al giorno 357 e, dopo Gaza e Yemen, si allarga al Libano contro Hezbollah. Netanyahu ha scritto in un post che condivide gli obiettivi Usa per il cessate il fuoco, ma si continua ancora a combattere sia a Gaza, sia nel sud del Paese dei Cedri. Parlando all’Onu il ministro degli Esteri libanese ha condannato la “sistematica distruzione dei villaggi di confine libanesi” da parte di Israele e ha avvertito che “la crisi in Libano minaccia l’intero Medio Oriente”.

Netanyahu: “Condivido obiettivi Usa per cessate il fuoco”

Nella notte, l’ufficio del primo ministro israeliano, Benyamin Netanyahu, ha rilasciato una dichiarazione su X in merito ai “resoconti errati” sull’iniziativa di cessate il fuoco guidata dagli Usa. “È importante chiarire che, all’inizio di questa settimana, gli Stati Uniti hanno informato Israele della loro intenzione di proporre, insieme ad altri partner internazionali e regionali, una proposta di cessate il fuoco in Libano. Israele condivide gli obiettivi dell’iniziativa, volti a consentire alle persone di tornare in sicurezza nelle proprie case lungo il confine settentrionale ed apprezza gli sforzi degli Usa in questo senso”.

Israele: “Raffica di dieci razzi lanciata dal Libano verso il nord”

Una raffica di dieci razzi è stata lanciata dal Libano verso il nord di Israele. Lo hanno reso noto le Forze di difesa israeliane, spiegando che i razzi erano diretti verso la città costiera settentrionale di Haifa e hanno fatto scattare le sirene antiaeree della zona. Secondo quanto riferito, alcuni razzi sono stati intercettati mentre altri hanno colpito aree disabitate. Uno di essi è esploso in mare. Stando alle informazioni preliminari non sono stati registrati feriti.

Beirut: 92 morti in 24 ore nei raid israeliani in tutto il Libano

Negli attacchi israeliani in tutto il Libano sono rimaste uccise 92 persone, mentre i feriti sono 153. Lo ha precisato il ministero della Sanità libanese. Secondo quanto riferito, i “raid del nemico israeliano” hanno causato la morte di 40 persone solo nel Libano meridionale, 25 nella regione di Baalbek-Hermel (est), 23 nella Bekaa (est) e 4 nella regione del Monte Libano (centro-orientale).

Idf: “Intercettato un missile lanciato dallo Yemen verso il centro di Israele”

Gli allarmi anti-missile sono scattati poco prima della mezzanotte italiana in tutto il centro di Israele, tra l’altro a Gush Dan, nella pianura di Yehuda e anche nel sud di Sharon, per l’arrivo di un missile lanciato dallo Yemen. Il portavoce dell’Idf ha informato che “il missile lanciato dallo Yemen è stato intercettato con successo dal sistema Arrow. Le esplosioni sentite dalla popolazione sono state provocate dall’intercettazione”.

Ministro Esteri Libano all’Onu: “Tregua per evitare effetto domino”

Il ministro degli Esteri libanese Abdallah Bouhabib ha chiesto un cessate il fuoco immediato “su tutti i fronti”, avvertendo che la continua violenza al confine della sua nazione “si trasformerà in un buco nero che inghiottirà la pace e la sicurezza internazionale e regionale”. Parlando davanti all’Assemblea generale delle Nazioni Unite, ha condannato la “sistematica distruzione dei villaggi di confine libanesi” da parte di Israele e ha avvertito che “la crisi in Libano minaccia l’intero Medio Oriente”, è indispensabile un cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah “prima che la situazione vada fuori controllo, con un effetto domino, rendendo questa crisi impossibile da contenere”.

Fonte: Ansa