Attacco a Hezbollah, esplodono i cercapersone: morti e feriti

Esplosioni simultanee dei dispositivi dei miliziani a Beirut: una bambina tra le vittime, centinaia i feriti. Si sospetta un attacco alle reti di comunicazione interna

Beirut Hezbollah
Foto di Sara Calado su Unsplash

I cercapersone dei miliziani di Hezbollah esplodono contemporaneamente a Beirut, ferendo centinaia di persone e uccidendone almeno 8. Le detonazioni simultanee sarebbero state provocate da un attacco coordinato contro le reti di comunicazione del gruppo filoiraniano del Libano. Tra le vittime, anche una bambina di 10 anni. Il Ministero della Salute libanese chiede donazioni di sangue.

Esplodono i cercapersone di Hezbollah

I media israeliani riferiscono che a mezzogiorno sono esplosi contemporaneamente a Beirut, nel sud del Libano e a Damasco, in Siria, i cercapersone di miliziani Hezbollah. Una bambina di 10 anni è morta dopo un’esplosione, afferma una fonte vicina a Hezbollah. Ci sarebbero mille feriti, secondo alcune fonti. Secondo alcune fonti, le esplosioni sarebbero state causate da un attacco alle reti di comunicazione interne di Hezbollah. Anche l’ambasciatore iraniano in Libano Mojtaba Amani è rimasto ferito in una delle esplosioni, riporta Haartez.

Centinaia di feriti

I feriti sono centinaia, secondo i media libanesi che citano fonti sanitarie nelle varie regioni del paese colpite: la periferia sud di Beirut, roccaforte del partito libanese; la valle della Bekaa, retrovia del movimento armato; e il sud del Libano, impegnato da un anno nella guerra di logoramento con Israele.

I dispositivi e l’esplosione

Secondo fonti della sicurezza israeliana, i cercapersone esplosi in Libano e a Damasco erano l’ultimo modello usato dagli Hezbollah da pochi mesi. Lo riferisce Channel 12. L’ufficio del premier israeliano Benyamin Netanyahu prende le distanze da uno stretto collaboratore e portavoce storico del primo ministro che ha lasciato intendere sui social che ci sarebbe Israele dietro l’ampio attacco coordinato. Un uomo alla cassa, distratto dal bip del cercapersone e subito dopo investito dall’esplosione del dispositivo attaccato alla cintura. La cassiera e un’altra persona anch’essi colpiti dalla deflagrazione: è quanto si vede in un breve filmato, diffuso dal Libano sui social network, di una delle decine di esplosioni.

“Donate il sangue”

I media libanesi riferiscono che il ministero della Salute di Beirut sta invitando a donare il sangue. Il ministero chiede agli ospedali delle varie regioni del Libano in cui si registra un numero elevato di feriti di mantenere la massima allerta e di coordinarsi con il ministero per distribuirli in altre aree.

Fonte: Ansa