Di nuovo in strada per chiedere un accordo per il cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi. A Tel Aviv, per un altro fine settimana, in migliaia scendono a manifestare – una dimostrazione rafforzata dalla notizia del recupero dei corpi di sei persone rapite da Hamas. Tra i manifestanti anche Andrey Kozlov, l’ex prigioniero russo liberato lo scorso giugno insieme ad altri tre.
I manifestanti
Migliaia di persone si stanno radunando sulla Begin Street di Tel Aviv, fuori dal quartier generale delle Idf, l’esercito israeliano, per chiedere, come da settimane a questa parte, un accordo di cessate il fuoco con Hamas. Lo riporta Times of Israel. Un organizzatore prevede la partecipazione di circa 400mila persone mentre la massiccia affluenza ostacola le comunicazioni via cellulare. Da settimane centinaia di migliaia di israeliani protestano per sollecitare un accordo, in particolare da quando l’esercito ha annunciato di aver recuperato i corpi di sei ostaggi giustiziati da Hamas solo pochi giorni prima.
L’ostaggio liberato
Alex Lobanov, il cui corpo è stato recuperato in un tunnel a Rafah una settimana fa insieme a quello di altri cinque prigionieri giustiziati da Hamas “era con noi nell’inferno per due mesi, mi ha raccontato la storia della sua vita. Abbiamo condiviso le nostre paure e le nostre speranze. L’hanno portato via e ci hanno detto che sarebbe tornato a casa a fine novembre. Avrebbe dovuto essere qui”. Lo ha dichiarato Andrey Kozlov, l’ostaggio russo che è stato liberato dalla prigionia di Hamas a giugno insieme ad altri tre rapiti durante un’operazione di salvataggio dell’esercito israeliano a Gaza, parlando questa sera alla grande manifestazione che si è svolta a Tel Aviv. “Io sono fortunato ad essere qui“, ha continuato Andrey.
Fonte Ansa