“Bedda Matri di Longina”: una festa dalle origini millenarie

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Molte sono le feste in onore della Madonna nel mese di settembre, tra le tante ricordiamo quella tradizionale che avviene in Sicilia e precisamente a Catania. In questa bella città, nel quartiere marinaro, conosciuto col nome di “Ognina”, con le stradine e le barche colorate, nel periodo che va dall’8 al 15 di settembre ha luogo la festa dedicata alla Madonna di “Ognina”, chiamata anche “Bedda Matri di Longina”.

Le origini della statua della Vergine si trovano nell’Archimanditrato, del SS. Salvatore di Messina, dove già nel lontano 1174, il monaco basiliano Roberto Vescovo di Catania, fondò un’abbazia e la dedicò a Santa Maria dell’Ognina, a testimonianza della venerazione esistente verso l’effigie mariana. Qualche secolo più tardi in una Bolla del 1446 di Papa Eugenio IV (1431-1447) abbiamo altre notizie che attestano che la chiesa venne annessa alla basilica Collegiata di Catania, che si stava erigendo.

Una descrizione della Vergine ci viene raccontata da vari storici, tra questi il gesuita Giovanni Andrea Massa: “… sta esposta la statua della Vergine col Bambinello in braccio, la materia è di legno, la veste della gran Signora tinta di color chermisi e il manto color cilestro, ma l’aria del volto è così venerabile e divota che estatico rapisce ogni cuore…”.

Il parroco del Santuario Maria di Ognina, don Angelo Alfio Mangano ci racconta che: “… La festa affonda le sue radici in una tradizione millenaria. Nasce come manifestazione legata ad un borgo marinaro, che ai primi del novecento era staccato dalla città, con non più di 700 persone. Quando il borgo si è legato a Catania diventando un tutt’uno con esso, il capoluogo ha assorbito anche le consuetudini, non soltanto di carattere religioso…”. Lo scrittore Giovanni Verga (1840-1922) nel suo romanzo “I Malavoglia” scritto nel 1881, cita più volte la Madonna di Ognina, a testimoniare così l’affetto verso la Madonna, soprattutto da parte dei pescatori del borgo marinaro. C’è da ricordare che l’8 settembre nel santuario ha luogo la cosiddetta “svelata” della Madonna, che rimane per gran parte dell’anno esposta sull’altare maggiore.

Tante sono le manifestazioni anche a carattere folcloristico che si svolgono in questa settimana, per tutte dobbiamo ricordare le processioni, quella esterna per le vie del borgo e quella a mare, con la presenza delle barche di tanti pescatori della zona.

Naturalmente, tutta la città di Catania, partecipa con fede e devozione alla festa, a cui oltre alle celebrazioni religiose, vi sono momenti che coinvolgono quanti partecipano alla sagra del pesce, a tornei sportivi, a spettacoli musicali e di intrattenimento.

Sabato 14 la celebrazione eucaristica sarà presieduta dall’Arcivescovo Metropolita di Catania, Luigi Renna, al termine della Messa, a cui partecipano oltre ai fedeli e pellegrini, autorità civili e militari della città, seguirà la caratteristica e suggestiva processione sul mare, la statua della Madonna “salirà” su una barca, e sarà scortata dalle altre barche, tutte addobbate a festa e illuminate, dal golfo di Ognina alla scogliera, mentre la gente saluterà la Vergine  al grido di: “Con vera Fede, evviva la bella Madre di Ognina”.