Coloni sparano in Cisgiordania, morto un palestinese

Un palestinese è stato ucciso e altri tre sono rimasti feriti dopo che i coloni israeliani hanno aperto il fuoco nel villaggio di Wadi Rahhal, in Cisgiordania, vicino a Betlemme

Gaza
Foto di Benjamin Rascoe su Unsplash

Prosegue la guerra in Medio Oriente. Almeno un palestinese è stato ucciso a causa dei coloni israeliani che hanno sparato in un villaggio della Cisgiordania, vicino a Betlemme. L’Onu annuncia di essere costretta a sospendere le operazioni umanitarie a Gaza, dove un nuovo raid israeliano ha provocato diversi morti.

Media: “Coloni sparano in Cisgiordania, un morto e 3 feriti”

Il ministero della Salute dell’Anp ha dichiarato che un palestinese è stato ucciso e altri tre sono rimasti feriti dopo che i coloni israeliani hanno aperto il fuoco nel villaggio di Wadi Rahhal, in Cisgiordania, vicino a Betlemme. Lo riferisce l’agenzia di stampa palestinese Wafa. Secondo i media palestinesi, decine di coloni israeliani sono entrati nel villaggio e hanno aggredito gli abitanti. Le autorità israeliane non hanno commentato.

Nuovo raid israeliano nel nord di Gaza, 9 morti

Le Forze armate israeliane hanno bombardato due diverse località nel nord di Gaza. Il bilancio del raid, secondo la Difesa civile palestinese, è di almeno nove morti che sono stati recuperati dalle squadre di soccorso. Lo riporta Al Jazeera, precisando che cinque persone sono state uccise in un attacco all’edificio Al-Taj in Yarmouk Street. Altri quattro sono morti in un attacco su Jaffa Street, nel quartiere Tuffah. Tra le vittime ci sono anche bambini.

L’Onu sospende gli aiuti umanitari

L’Onu ha annunciato di aver sospeso le operazioni umanitarie nella Striscia a causa di un nuovo ordine di evacuazione israeliano su Deir al-Balah, nel centro del territorio palestinese: dall’inizio della guerra in ottobre, ha osservato un alto funzionario del Palazzo di Vetro, le Nazioni Unite hanno dovuto talvolta “ritardare o mettere in pausa” le operazioni, “ma mai fino al punto di dire concretamente che non possiamo più fare nulla” come invece avviene ora.

Usa: “Il rischio di una guerra più ampia è lievemente calato”

Il rischio a breve termine di una guerra più ampia in Medio Oriente si è leggermente attenuato dopo gli attacchi che Israele e Hezbollah si sono inflitti a vicenda senza un’ulteriore escalation. Secondo Washington, però, l’Iran rappresenta ancora un pericolo significativo, “visto che sta valutando la possibilità di colpire lo Stato ebraico”. Lo ha sottolineato il generale Charles Q.Brown, capo di Stato maggiore degli Stati Uniti.

Fonte: Ansa