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Unione Africana, sos per la nuova schiavitù

Per fermare la tratta degli esseri umani occorre accrescere la consapevolezza delle vittime potenziali

Secondo il rapporto dell’Unione Africana (rilanciato dall’agenzia missionaria vaticana Fides) 3,42 milioni vittime della tratta sono state trattate come veri e propri schiavi soggetti al lavoro forzato. Il 54% di queste persone è stato tenuto in schiavitù per debiti. Gli uomini costituiscono la maggioranza delle persone destinate al lavoro forzato Donne e sempre più ragazze e persino bambine sono, invece, la maggioranza delle vittime della schiavitù sessuale. La maggior parte di loro subiscono traumi emotivi e disturbi di salute mentale, come depressione e tendenze suicide. I bambini poveri, disoccupati e orfani sono i gruppi sociali più vulnerabili alla tratta degli esseri umani. Tuttavia, anche bambini provenienti da famiglie relativamente benestanti e con un buon grado di istruzione possono cadere vittime dei metodi in continua evoluzione utilizzati dai trafficanti per reclutare le loro vittime. Ricorrendo ad esempio ai social media. Non a caso secondo l’Unione Africana “uno dei motivi principali per cui il traffico di esseri umani in Africa è così diffuso è la mancanza di informazioni e consapevolezza tra le potenziali vittime, le forze dell’ordine e gli altri soggetti interessati”.

Africana
Esempi di tratta e sfruttamento di esseri umani. Credit, da sinistra a destra: SAVERIO DE GIGLIO, Carlo Carino Imagoeconomica, CARLO CARINO BY AI MID

Sos Unione Africana

Sono soprattutto donne e bambini, dunque, le principali vittime della tratta degli esseri umani in Africa. Questo fenomeno criminale è inserito nelle moderne dinamiche economiche globali. A livello mondiale donne e ragazze rappresentano il 72% delle persone vittime della tratta (e vengono per lo più avvitate alla prostituzione forzata). Mentre il restante 28% è rappresentato da uomini e adolescenti impiegati nel lavoro forzato. Per quel che concerne la situazione africana, “il traffico di esseri umani segue rotte migratorie storiche da e verso i Paesi all’interno della regione e oltre”, documenta l’Unione Africana. Secondo il rapporto esiste uno “stretto legame tra commercio di esseri umani, contrabbando di esseri umani e migrazione irregolare”. Fattori come guerre, carestie, e la situazione economica disastrosa (alimentata dal sistema debitorio internazionale) dei Paesi di provenienza dei “moderni schiavi” spingono sempre più persone a cercare condizioni migliori di vita all’estero. Le vittime finiscono nelle reti di trafficanti senza scrupoli. “I migranti africani rapiti dai trafficanti per ottenere un riscatto, comprati e venduti come schiavi o sottoposti al prelievo degli organi, testimoniano questa realtà” afferma il rapporto dell’Unione Africana. Un commercio che genera a livello globale profitti illegali per 150 miliardi di dollari. Di questi 99 miliardi provengono dallo sfruttamento sessuale delle vittime della tratta.

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