A cento miglia dalle coste della Calabria, una barca a vela con a bordo decine di migranti, si è ribaltata. I superstiti sono stati tratti in salvo da un mercantile e dai militari della Guardia costiera. Attualmente sono in corso le ricerche dei dispersi: sarebbero almeno 50, tra i quali 26 minori.
La tragedia
Una cinquantina di migranti risultano dispersi a causa del ribaltamento, a circa cento miglia dalla costa della Calabria, della barca a vela sulla quale viaggiavano. In soccorso dell’imbarcazione é giunto un mercantile che ha trasferito successivamente i 12 migranti superstiti – tra cui una donna incinta – su un’unità della Guardia costiera che è poi approdata a Roccella Ionica.
La testimonianza
“Ho parlato con un ragazzo che ha perso la sua fidanzata. I superstiti hanno parlato di 66 persone disperse, tra cui almeno 26 bambini, anche di pochi mesi. Intere famiglie dell’Afghanistan sarebbero morte. Sono partiti dalla Turchia 8 giorni fa e da 3 o 4 giorni imbarcavano acqua. Ci hanno detto che viaggiavano senza salvagente e che alcune barche non si sono fermate per aiutarli”. Così Shakilla Mohammadi, mediatrice interculturale di Medici senza frontiere, presente a Roccella Ionica dove sono sbarcati i sopravvissuti del naufragio nello Jonio. “La scena – racconta – era straziante, davanti a noi persone traumatizzate, il dolore si toccava con mano”.
Le ricerche
In porto é arrivato anche il cadavere di una donna morta dopo essere finita in mare. Sono state attivate adesso le ricerche delle persone disperse, ma, al momento, non ne é stata recuperata nessuna.
I migranti che viaggiavano a bordo dell’imbarcazione erano partiti nei giorni scorsi da un porto della Turchia. Di quanto é accaduto è stata informata la Procura della Repubblica di Locri, che sta coordinando l’attività investigativa. La nave Ocean Viking ha invece soccorso, questa mattina, 54 migranti, tra cui 28 minori non accompagnati, da un gommone sovraffollato, avvistato con un binocolo dal ponte, in acque di ricerca e salvataggio libiche. Lo fa sapere la ong Sos Mediterranee.
Fonte: Ansa