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Lavoro minorile e cibo sulle nostre tavole: l’allarme della Coldiretti

Dalle banane dal Brasile al riso birmano, dalle nocciole turche ai fagioli messicani: sono tanti i prodotti che ogni giorno finiscono sulle nostre tavole coltivati con lā€™impiego di minori secondo la Coldiretti

Secondo unā€™analisi della Coldiretti, sette bambini su dieci tra coloro che lavorano nei campi producono cibo per lā€™Europa. Prodotti come banane brasiliane, riso birmano e nocciole turche sono spesso coltivati da minori. Coldiretti denuncia il ā€œfurto dā€™identitĆ ā€ dei cibi stranieri spacciati per italiani e chiede regole piĆ¹ severe. L’appello diffuso in occasione della Giornata mondiale contro il lavoro minorile.

Stop al lavoro minorile

ā€œSette bambini su dieci tra coloro che nel mondo sono sfruttati e lavorano nei campi per produrre il cibo che spesso arriva sulle tavole europee allā€™insaputa dei cittadiniā€. ƈ quanto emerge da una analisi della Coldiretti su dati Ilo diffusa in occasione della Giornata mondiale contro il lavoro minorile, che ricorre oggi ed ĆØ promossa dallā€™Organizzazione internazionale del lavoro.

I prodotti coltivati dai minori

ā€œDalle banane dal Brasile al riso birmano, passando dalle nocciole turche ai fagioli messicani fino ad arrivare al pomodoro cinese fino alle fragole dallā€™Argentina e ai gamberetti thailandesi. Sono tanti i prodotti alimentari che ogni giorno finiscono sulle nostre tavole accusati di essere coltivati e ottenuti grazie allā€™impiego di minori, dal Sudamerica allā€™Asia fino alla vicina Turchiaā€, secondo lā€™analisi della Coldiretti sui dati del Dipartimento del lavoro Usa.

Falso “Made in Italy”

ā€œProdotti che a volte finiscono per essere spacciati per italiani dopo lavorazioni anche minime, grazie allā€™attuale codice doganale sullā€™origine dei cibi che permette questo vero e proprio furto dā€™identitĆ . Uno scandalo contro il quale la Coldiretti ha avviato una mobilitazione per cambiare le regole e affermare in Europa il principio di reciprocitĆ , assicurando che dietro ai cibi che arrivano sulle tavole ci sia un percorso di qualitĆ  che riguardi la tutela dei minori, oltre che del lavoro, dellā€™ambiente e della saluteā€, spiega lā€™organizzazione agricola.

Il nuovo codice europeo

Una prima risposta alle richieste di Coldiretti ĆØ venuta dallā€™approvazione da parte del Parlamento europeo del regolamento proposto dalla Commissione per vietare lā€™accesso al mercato comunitario alle merci ottenute dal lavoro forzato, che include anche quello minorile. Lā€™accordo attende ora lā€™ok del Consiglio Ue. ā€œUna svolta importante che deve ora valere anche negli accordi commerciali che in questi anni ā€“ ricorda Coldiretti ā€“ hanno favorito lā€™importazione agevolata anche in Italia di prodotti agroalimentari che sono ottenuti dallo sfruttamento dei bambini come il riso del Vietnam o della Birmania o i fiori dellā€™Ecuador. Un pericolo legato anche al Mercosur, lā€™accordo di libero scambio che lā€™Unione europea sta trattando con i Paesi sudamericani (Argentina, Brasile, Paraguay, Uruguay e Venezuela), su alcuni dei quali gravano pesanti accuse proprio per sfruttamento del lavoro minorileā€. ā€œSe per lā€™Argentina ā€“ conclude la Coldiretti ā€“ sono segnalati preoccupanti casi dalla produzione di uva, fragole, mirtilli e aglio, per il Brasile le ombre riguardano lā€™allevamento bovino e quello di polli, oltre alle banane, al mais e al caffĆØ, mentre per il Paraguay problemi ci sono per lo zucchero di canna, i fagioli, la lattugaā€.

Fonte: AgenSIR

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