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venerdรฌ 10 Gennaio 2025

2 giugno: i tre pilastri della Festa della Repubblica

Una mera ricorrenza o un elemento di riflessione su noi stessi? Assieme al presidente emerito della Corte Costituzionale, Cesare Mirabelli, un excursus attraverso la nostra storia recente

La democrazia esiste perchรฉ esiste la volontร  dellโ€™uomo di costruire unโ€™armonia sociale. Allo stesso modo, lโ€™imposizione di volontร  e potere fanno parte di quella natura che, in alcuni uomini, spinge al desiderio di prevaricazione e autorevolezza violenta. Lโ€™Italia ha vissuto questo passaggio e in un passato nemmeno troppo distante, quando la scelta popolare portรฒ il Paese a costruire una nuova fase democratica dopo un ventennio di dittatura che lโ€™aveva trascinato nellโ€™abisso della guerra prima e nella scissione nazionale poi. รˆ in virtรน dellโ€™importanza storica della rivendicazione del peso del popolo che lโ€™Italia festeggia. Il 2 giugno, in sรฉ, sarebbe solo una data se non fosse riempito dalla condivisione dei valori democratici sui quali si fonda la nostra Repubblica. Interris.it ne ha parlato con Cesare Mirabelli, presidente emerito della Corte Costituzionale.

 

Presidente, il 2 giugno รจ un momento celebrativo di importanza fondamentale. Qual รจ il mandato che ci consegna?

โ€œLa celebrazione รจ del referendum che ha posto le basi per la Repubblica e la Costituzione. Ma non รจ solamente un elemento celebrativo, perchรฉ cโ€™รจ la โ€˜riunificazione nazionaleโ€™. Cโ€™era stata la Repubblica Sociale italiana, la fine del precedente ordinamento era avvenuta ma quella che poteva apparire una forma di secessione del Paese era finita definitivamente. Un elemento che trova espressione nellโ€™articolo 5, una visione un poโ€™ originale: โ€˜La Repubblica โ€˜una e indivisibileโ€™. La Repubblica, che pur si articola in diversi livelli di governo. Il polo forte รจ lโ€™unitร , non solo territoriale ma di ordinamento. Attenzione a che sia equilibrato e cooperativo il rapporto tra Stato e Regioniโ€.

Al di lร  del referendum, la Costituzione ha significato una nuova impronta socio-politica per il Paese. E lo abbiamo ricordato di recente, con la commemorazione di Giacomo Matteottiโ€ฆ

โ€œVorrei segnalare altri due elementi: la scelta di una Repubblica democratica. La sovranitร  appartiene al popolo, che la esercita nelle forme che la Costituzione prevede. Una democrazia che trova la sua espressione nel Parlamento, luogo piรน elevato della rappresentanzaโ€.

E il terzo elemento?

โ€œLa contrapposizione a uno stato autoritario nella versione ideologica fascista. La scelta che, con quel voto, si รจ fatta. Unitร  ed equilibrio tra le autonomie. Democraticitร  delle istituzioni e dei diritti inviolabili. No allo stato autoritario e antagonismo che cโ€™รจ nel divieto di ricostituzione del partito fascista nelle disposizioni transitorie della Costituzione. Anche su questo la festa del 2 giugno fa memoria. No alla violenza, che puรฒ anche essere verbale, e no alla violenza di Stato. Lโ€™ordinamento democratico apre alla discussione, al dialogo, alla partecipazione nelle scelteโ€.

Il dialogo, non solo a livello politico, appare perรฒ sempre piรน debole. รˆ dโ€™accordo?

โ€œSe vogliamo trovare un altro punto, questo deriva dalla Costituzione: โ€˜Ripudio della guerra, pace e giustizia tra le Nazioniโ€™. Inoltre, nellโ€™articolo 2, accanto ai valori inviolabili, si posizionano quelli inderogabili di solidarietร  politica, economica e sociale. Cioรจ, lโ€™essere comunitร . Lo Stato e tutti i poteri, anche il governo, in qualche modo sono espressione della comunitร . Come il cittadino ha diritti e le formazioni sociali sono luogo della rete della sua vita, vi รจ un dovere che riguarda gli individui ma anche le formazioni sociali. Le contrapposizioni ci possono essere. Non รจ una visione unanimistica ma pluralistica, anche se con valori fondanti comuni.

Analizzando le relazioni tra i diversi livelli di amministrazione, qual รจ lo stato di salute dei rapporti intergovernativi? Cโ€™รจ bisogno di accordi ad hoc โ€“ come quello recentemente sottoscritto con la Sicilia โ€“ o devโ€™essere una deriva piรน naturale?

โ€œรˆ una cooperazione sulla base di un principio di sussidiarietร , non รจ un tiro alla fune per la rivendicazione del potere. Dopo la riforma del titolo quinto cโ€™รจ stato un periodo di grande conflittualitร  tra Stato e Regione anche per lโ€™indeterminatezza di alcuni confini sulle rispettive attribuzioni. Una visione cooperativa รจ non rivendicativa di potereโ€.

E funziona?

โ€œSu molti temi cโ€™รจ una contrapposizione relazionale, una scarsitร  di dialogo che significa anche contrapposizione di proposte ma non di non reciproca chiusura. La visione che ci deve essere รจ quella cooperativa. E una discussione che puรฒ presentare forti diversitร  ma non contrapposizioni pregiudizialiโ€.

Abbiamo parlato di tre capisaldi: per parlare loro dei valori costituzionali come ci si avvicina, oggi, alle nuove generazioni? Le piรน suscettibili a unโ€™informazione non sempre correttaโ€ฆ

โ€œUn recente discorso del Presidente Mattarella ha ricordato che la Costituzione รจ rimasta salda anche in periodi duri. In oltre un decennio di stragismo e terrorismo di segno diverso non sono stati sospesi i diritti fondamentali e costituzionali. E cโ€™รจ anche un altro elemento positivo: la Costituzione ha assicurato unโ€™elasticitร  al sistema che ha portato a risolvere problemi che via via si sono presentati. La Costituzione ha prefigurato un ordinamento sovranazionale: sullโ€™articolo 11 si basa il fondamento dellโ€™Unione europea, cioรจ ordinamenti ai quali si cede una quota di sovranitร  dello Stato per garantire pace e giustizia tra le Nazioni. Questo รจ un valoreโ€.

Eppure, rispetto al recente passato, comunitร  e politica appaiono distantiโ€ฆ

โ€œLe evoluzioni politiche ci saranno sempre, la Costituzione deve avere unโ€™elasticitร  per adeguarsi dal punto di vista istituzionale. Non elasticitร  delle previsioni costituzionali ma meccanismi che consentono di adeguarsi via via alle situazioni che ci sono. Per esempio, uno degli elementi essenziali รจ il sistema elettorale. Quello che si nota รจ una certa disaffezione dei cittadini rispetto alle istituzioni e un deperimento del ruolo dei corpi sociali, che invece รจ essenziale e va rianimatoโ€.

La celebrazione del 2 giugno รจ un momento iconico e di aggregazione. In questi casi un rischio di mera apparenza cโ€™รจโ€ฆ

โ€œLโ€™auspicio รจ che non sia un involucro vuoto o un mero atto celebrativo. Dei contenuti ci sono ed รจ bene ravvivarliโ€.

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