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mercoledรฌ 22 Gennaio 2025

Lโ€™appello del vescovo di Sulmona: โ€œChiese ancora da ricostruireโ€

Sono trascorsi 15 anni dal terremoto del 2009 e otto anni da quello del 2016. Quanti anni dobbiamo ancora aspettare per ricostruire le nostre chiese?": รจ l'appello del vescovo di Sulmona-Valva, mons. Michele Fusco

Il vescovo di Sulmona-Valva, mons. Michele Fusco, ha espresso lโ€™appello per la ricostruzione delle chiese colpite dai terremoti del 2009 e del 2016, evidenziando il ritardo delle istituzioni nel processo di restauro. Circa un centinaio di chiese sono in attesa di restauro, ma i progetti sono bloccati e le strutture si deteriorano. Fusco ha sottolineato lโ€™irritazione crescente nella comunitร  e ha esortato le istituzioni ad agire per risolvere la situazione.

Sisma Abruzzo: vescovo Sulmona, chiese ancora da ricostruire

โ€œSono trascorsi 15 anni dal terremoto del 2009 e otto anni da quello del 2016. Rivolgo un appello alle istituzioni che oggi non sono presenti. Quanti anni dobbiamo ancora aspettare per ricostruire le nostre chiese?โ€. Lo ha chiesto il vescovo di Sulmona-Valva, mons. Michele Fusco, al termine della celebrazione della santa messa, nella festa di san Domenico abate a Cocullo, conosciuta come il rito dei serpari che si รจ ripetuto questa mattina.

โ€œUn centinaio di chiese attendono di essere restaurate. Dopo sollecitazioni e incontri โ€“ ha aggiunto il prelato โ€“ tutto รจ rimasto fermo e le strutture nel frattempo si deteriorano. Il popolo di Dio mi chiede quando riapriranno le nostre chiese. Abbiamo edifici senza progetto e altri con fondi e progetti che attendono risposte da piรน di un anno dalla Soprintendenza. Come chiesa ci chiediamo quanto tempo ancora dobbiamo aspettareโ€. Il vescovo ha poi sottolineato che โ€œmolti sono esasperati da questa situazione di stallo e quando arriva lโ€™esasperazione possono esserci risposte irrazionali. Invito le istituzioni a mettere le mani a questa situazione che si aggrava sempre di piรนโ€, ha concluso Fusco nella sua โ€œsupplicaโ€ che รจ stata fatta proprio dalla chiesa di Cocullo che presenta ancora i segni del sisma.

Il rito dei serpari

In 12 mila intanto questa mattina si sono riversati a Cocullo per il rito dei serpari, nonostante la minaccia dal maltempo e la pioggia che, a fine festa, ha accorciato la processione. Centocinquanta gli esemplari raccolti dai serpari che hanno adornato la statua del santo, uscita dalla chiesa a mezzogiorno in punto. Unโ€™annata migliore per via del caldo primaverile che ha permesso agli animali in quota di uscire prima rispetto agli altri anni. โ€œUn evento importante che ci aiuta, tra le altre cose, a combattere anche la piaga dello spopolamentoโ€, ha affermato il sindaco di Cocullo Sandro Chiocchio.

Fonte: Ansa

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