I presidenti di Tunisia e Francia, Saied e Macron, hanno discusso di migrazione irregolare al telefono. Saied ha ribadito la volontà di affrontare le sfide con nuovi valori umanitari. Ha anche parlato degli sforzi per contrastare l’afflusso di migranti dall’Africa subsahariana e smantellare le reti criminali coinvolte. Tra gli argomenti affrontati con Macron c’era anche la situazione in Palestina, con Saied che ha criticato la comunità internazionale per la sua lentezza nell’affrontare il conflitto.
Tunisia, smantellare reti criminali dietro migrazione irregolare
Il presidente tunisino Kais Saied e il suo omologo francese, Emmanuel Macron, hanno discusso in una telefonata di migrazione irregolare, oltre a una serie di questioni legate alle “relazioni bilaterali, le relazioni della Tunisia con l’Unione europea e i rapidi cambiamenti in atto oggi nel mondo”. Lo rende noto la presidenza tunisina in un comunicato.
Saied ha ribadito “la volontà della Tunisia di trattare con tutti i partner su un piano di parità e di affrontare tutte le questioni con un nuovo approccio basato su interessi comuni e nuovi valori umanitari condivisi”. Il presidente ha inoltre affermato che l’afflusso di migranti irregolari dall’Africa susahariana è anomalo e che si stanno compiendo sforzi concertati per smantellare le reti criminali che controllano questi arrivi.
Tra i temi trattati con Macron anche “la guerra genocida contro il popolo palestinese e la necessità di porre fine immediatamente a quest’azione”, si legge ancora nella nota. In questo contesto, il presidente tunisino ha sottolineato “che la comunità umanitaria è ormai avanti rispetto alla comunità internazionale e che la legittimità internazionale non è più legittima per tutta l’umanità”.
Fonte: Ansa