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Sanremo 2024, trionfa Angelina Mango

La giovane cantante si aggiudica la 74esima edizione del Festival con "La noia", trionfando nel quintetto finale con Geolier, Annalisa, Ghali, Irama,

Due esordienti a contendersi il trionfo, con Angelina Mango a sollevare il premio del 74esimo Festival di Sanremo, superando il rapper napoletano Geolier nella volata finale. Un successo ottenuto con merito, sia per le grandi performance che per la capacità di tenere alla grande il palco musicale più importante d’Italia, nonostante la giovanissima età. Il Premio della critica “Mia Martini” va a Loredana Bertè, mentre il Premio “Sergio Bardotti” per il Miglior testo se lo aggiudica Fiorella Mannoia con la sua “Mariposa”. Una canzone che la cantautrice definisce un “manifesto delle donne e della femminilità, che dedico a tutte le sorelle”. Premio “Giancarlo Bigazzi” ad Angelina Mango e “La noia”, che si aggiudica anche il “Lucio Dalla”: “La mia emozione non si può misurare, mi sento così piccola rispetto a tutto questo. Grazie a dei giganti come Dardust, Madame e Giovanni Pallotti che si sono fidati di me”.

Sanremo cambia pagina

Era iniziata con Amadeus e Fiorello, nel 2020 e prima del Covid. E con Amadeus e Fiorello finisce, nel 2024 e con una serie di record infranti in termini di share, interazione social e coinvolgimento, diretto e indiretto, del pubblico. Nel bene e, chiaramente, nel meno bene. Un quinquennio che, tuttavia, ha indubbiamente segnato la storia del Festival di Sanremo, visto che, per chiunque si cimenterà nella megalitica conduzione/direzione artistica dei prossimi anni, sarà obiettivamente difficile far meglio. Almeno da questo punto di vista. Anche perché, a conti fatti, i cinque Festival di Amadeus sono stati forse i primi a sfruttare a pieno la spinta propulsiva dei social network, allungando l’influenza di Sanremo ben al di là delle (lunghissime) serate televisive. E, soprattutto, alimentando dibattiti e immortalando episodi destinati a generare milioni di interazioni anche negli anni successivi all’edizione singola.

Angelina Mango e Giovanni Allevi

Sanremo 2024 ha certificato sostanzialmente tutto questo: la voglia degli italiani di dire la loro e il trend di utilizzare la ribalta sanremese per lanciare messaggi sociali in modo diretto (a volte fin troppo). Cosa che, in anni precedenti, sarebbe accaduta difficilmente, sia per un regolamento più austero che per l’assenza della componente web. Con qualche scivolone, soprattutto negli anni passati (nei quali tale trend era stato portato decisamente all’estremo, quasi togliendo alla canzone il compito di dare messaggi), ma anche con punte di bravura. Angelina Mango aveva già emozionato, recitando più che cantando, il ricordo di suo padre con la cover de “La rondine”. Una performance che ha restituito a Pino Mango, forse per la prima volta, la giusta memoria da parte della musica italiana.

Ma aveva emozionato anche Giovanni Allevi, con una splendida testimonianza e voglia di riprendersi gli attimi di vita perduti, nonostante la malattia. Un momento commovente, senza dubbio il migliore di Sanremo 2024, concluso con qualche nota al pianoforte che la mano del maestro non toccava da due anni: “Ho perso il lavoro, i capelli, le certezze, ma non la speranza e la voglia di immaginare, come se il dolore mi porgesse inaspettati doni”. Un messaggio, questo sì, di vita e di bellezza.

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