Il diritto alla mobilità dei cittadini è fondamentale. Se si riscontrano delle difficoltà a muoversi, è chiaro ed evidente che, a cascata, ogni famiglia, avrà dei problemi nell’affrontare tutte le altre vicissitudini quotidiane. In riguardo ai trasporti pubblici, sia urbani che locali e interregionali, purtroppo, in questo periodo, riscontriamo delle note dolenti su tutti i fronti. Il comparto ferroviario, certamente, necessita di investimenti molto importanti, al fine di unire i vari luoghi della nostra penisola, ma soprattutto quelli meridionali. In certi casi, per questi trasporti, si riscontra uno zero assoluto: basti pensare che, per percorrere la distanza da Milano a Roma, con l’Alta Velocità occorrono tre ore ed invece in Sicilia, per andare da Catania a Palermo o da Messina a Palermo, possono volerci anche sette – otto ore e ciò francamente è sconvolgente. Quindi, alla luce del Pnrr che ce ne dà la possibilità, occorrono investimenti in termini di manutenzione e sicurezza. Nell’ultimo periodo stiamo assistendo a incidenti che, assolutamente, non dovrebbero avvenire, considerato che, l’operatività negli snodi, è controllata da apparecchiature di ultima generazione e, di conseguenza, sono importanti le verifiche e i controlli del caso.
Lo stesso si può dire per i trasporti metropolitani i quali, soprattutto nelle grandi città, sono ancora carenti. Siamo ben lontani da sistemi di comunicazione e mobilità di standard elevati, specie nel sud Italia. Inoltre, per via degli elevati volumi di traffico delle grandi città, si sono riscontrati problemi anche per altre tipologie di trasporto, come i taxi, per i quali c’è bisogno di investimenti congrui e di una riorganizzazione del sistema attraverso i doppi turni, con l’obiettivo di dare una risposta positiva alla mobilità delle nostre metropoli. C’è ancora molto da fare e, l’attuale sistema di trasporto, non funziona ancora come dovrebbe.