Pnrr, ok dell’Ue alle modifiche sugli asili nido

Bruxelles dà il beneplacito alla rimodulazione delle risorse. Il Governo assicura: "Nessun definanziamento"

Commissione Ue Pnrr
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La Commissione europea dà il via libera alla rimodulazione delle spese previste per nido e scuole dell’infanzia. Il Governo assicura: “Nessun definanziamento”.

Pnrr, ok alla rimodulazione sui nido

La Commissione Ue in sede di valutazione della proposta di revisione del Pnrr ha approvato una modifica del target finale degli asili nido e delle scuole dell’infanzia da 264.480 a 150.480. Così fonti di governo, spiegando che la rimodulazione si è resa necessaria per la crescita dei costi delle materie prime e perché la Commissione non ha ritenuto ammissibili gli interventi di messa in sicurezza, di demolizione e ricostruzione, nonché i centri polifunzionali, selezionati nel 2021-2022 dal precedente governo.

Nessun definanziamento

Il governo, nonostante ciò, fa comunque sapere che “non sarà definanziato nessun intervento già aggiudicato“. Il governo assicura anche che si continuerà a investire in asili nido per aumentare il numero dei posti, per raggiungere, come richiesto dal Consiglio Ue nel 2021, il 33% di copertura del servizio a livello nazionale entro il 2026, e per garantire il target finale e che l’esecutivo adotterà un primo Piano asili da circa 530 milioni con le risorse già finanziate nel cosiddetto decreto Caivano. Successivamente sarà adottato un secondo Piano asili, anche grazie alla possibilità di utilizzare i circa 900 milioni di euro di risorse nazionali rimodulate da altri piani di edilizia scolastica che la Commissione ha ammesso a finanziamento nell’ambito del Pnrr.

Fonte: Ansa