È morto uno degli italo-israeliani dispersi

La conferma è arrivata dalla Farnesina. L'uomo sarebbe stato identificato dall'analisi del Dna. Assieme alla moglie si trovava nel kibbutz di Beeri.

Italo-israeliani dispersi
Foto di Mohammed Ibrahim su Unsplash

La Farnesina ha confermato la morte di Eviatar Moshe Kipnis, uno dei tre italo-israeliani che risultavano tra i dispersi a seguito dell’attacco di Hamas. Ancora nessuna notizia della moglie. Si trovavano nel kibbutz di Beeri. Piantedosi: “Rischio di radicalizzazione”.

“Morto uno degli italo-israeliani”

È morto Eviatar Moshe Kipnis, uno dei tre italo-israeliani di cui non si avevano più notizie dall’attacco di Hamas dello scorso 7 ottobre. Lo apprende l’ANSA da fonti locali. Con lui era scomparsa anche la moglie Liliach Le Havron dal kibbutz di Beeri, dove sono stati trovati 108 cadaveri. Evitar Moshe Kipnis è stato identificato tra le vittime in base all’esame del Dna. Non ci sono conferme sulla sorte della moglie.

La morte dell’italo-israeliano, 65enne, è stata confermata dalla Farnesina. L’ambasciata d’Italia a Tel Aviv è in contatto con la famiglia per assicurare loro ogni possibile assistenza in questo difficile momento. Nell’esprimere le condoglianze ai familiari del signor Kipnis, il vicepremier Antonio Tajani ribadisce il massimo impegno del governo per rintracciare gli altri due cittadini italo-israeliani tutt’ora irreperibili.

Piantedosi: “Rischio radicalizzazione”

“Uno dei principali fattori scatenanti dei flussi migratori è costituito dai conflitti armati. E in questo momento alle porte dell’Europa ce ne sono due, la guerra in Ucraina e il conflitto israelo-palestinese, entrambi incerti e suscettibili di provocare un impatto sulle dinamiche dei flussi.

Senza dimenticare che il conflitto in Medio Oriente reca con sé anche il rischio di innescare radicalizzazioni islamiste come solo pochi giorni fa è avvenuto in Francia con l’assassinio di un insegnante da parte di un fanatico islamista e ieri sera a Bruxelles con l’uccisione di due cittadini svedesi”. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, in un’informativa alla Camera.

“Al momento – ha aggiunto il ministro – non risultano evidenze concrete e immediate di rischio terroristico per quanto riguarda l’Italia, ma la situazione è tale da richiedere un elevatissimo livello di attenzione, in quanto la minaccia terroristica si presenta spesso in maniera impalpabile, fluida e non sempre definibile”.

Fonte: Ansa