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Si apre il vertice informale del Consiglio europeo

I leader dei 27 Stati membri dell'Unione europea si incontrano a Granada, in Spagna. Tra i temi sul tavolo, immigrazione e allargamento dell'Ue

Al via questa mattina al Palazzo dei Congressi di Granada il vertice informale organizzato dalla presidenza spagnola dell’Ue. Si tratta del secondo giorno in cui i leader europei sono riuniti in Andalusia, dopo il summit della Comunità politica europea di ieri, che ha raccolto 45 capi di Stato o di governo, tra cui Volodymyr Zelensky. 

Il ritardo

E’ iniziata, con oltre un’ora di ritardo, la riunione del Consiglio europeo informale di Granada. I tempi dell’incontro, la cui conferenza stampa finale era prevista per le 15, potrebbero quindi allungarsi. Il vertice partirà con uno scambio sull’autonomia strategica europea. Tra i temi più caldi, quello dell’allargamento e delle riforme istituzionali necessarie per l’Ue per essere operativa anche con l’ingresso dei nuovi Paesi. Il pranzo di lavoro si concentrerà invece sul tema della migrazione, a cominciare dalla dimensione esterna e dalla cooperazione con i Paesi terzi. A margine del vertice sono previsti, come sempre, diversi bilaterali. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni, tra gli altri, vedrà il cancelliere tedesco Olaf Scholz.

I temi

Sul tavolo della riunione di oggi i principali temi sono: autonomia strategica dell’Ue, dal punto di vista economico e della difesa, allargamento e riforme istituzionali, immigrazione, che sarà il dossier del pranzo di lavoro. Al termine della riunione è prevista una Dichiarazione di Granada sulla quale, tuttavia, pesano ancora i veti di Polonia e Ungheria sul fronte migranti. Il vertice fa seguito alla visita all’Alhambra – seguita da una cena – da parte dei leader. Ad accoglierli il re Felipe e la regina Letizia. Felipe, dopo aver visto Zelensky, ha tenuto un intervento davanti ai suoi ospiti, facendo appello “ad una pace vera” in Ucraina ed esaltando la storia di Granada, “esempio di fusione culturale” in Europa.

Von der Leyen sull’immigrazione

“L’intesa sul regolamento sulle crisi migratorie è stato un grande successo, che un pezzo importante del puzzle del pacchetto. Ma ci sono anche le azioni operative: nel breve periodo agiremo secondo i dieci punti di Lampedusa e nel medio attraverso il memorandum con la Tunisia. E’ importante investire in questi Paesi e stabilire dei corridoi legali e umanitari” della migrazione. Lo ha detto la presidente della commissione Ue Ursula von der Leyen entrando al vertice Ue di Granada.

Metsola

“Noi ora dobbiamo lavorare sul pacchetto legislativo in modo da essere in grado di dire ai nostri cittadini prima delle Europee che abbiamo finalizzato il Patto sui migranti. Sono prudente ma confido che l’Eurocamera ce la farà”. Lo ha detto la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola al doorstep di ingresso del vertice di Granada. “Dobbiamo mettere in campo una revisione credibile del nostro bilancio finanziario”, ha spiegato inoltre Metsola che, sull’allargamento ha sottolineato: “dobbiamo essere aperti ai negoziati” con gli Stati candidati. “Per la prima volta in decadi c’è la possibilità vera di un accordo sulla migrazione. Dobbiamo restare prudenti e concentrati. Non possiamo permettere che questo tema domini una volta ancora la campagne per le Europee”. Lo ha detto la presidente della Pe Roberta Metsola in conferenza stampa a Granada. Soffermandosi sul veto di Polonia e Ungheria alla Dichiarazione finale del vertice Metsola ha spiegato di “restare ottimista”. “Questa mattina ho parlato con il premier Morawiecki, c’è un bisogno di riconoscere che le situazioni in ogni Paese membro sono differenti. Bisogna fare delle distinzioni, tra Paesi di primo arrivo di mare e di terra. Io sono convinta che se riusciremo a istituire un sistema bilanciato” sulla migrazione queste differenze verranno tutte affrontate. “Non ci sono soluzioni nazionali, non uccidiamo il Patto sulla migrazione prima che sia adottato”, ha sottolineato.

Il bilaterale Meloni-Morawiecki

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni è arrivata al Palazzo dei Congressi dove si tiene il vertice informale europei dei 27. La riunione, il cui inizio era previsto per le ore 9, in realtà deve ancora cominciare, visto che i leader stanno raggiungendo l’edificio in questi minuti. Meloni, prima di arrivare al vertice, ha avuto un bilaterale con il premier polacco Mateusz Morawiecki. In una diretta su facebook prima del vertice dei leader europei a Granada, il premier polacco, Mateusz Morawiecki ha riferito di aver incontrato la premier Giorgia Meloni prima di arrivare al vertice informale dei 27 al Palazzo dei Congressi. “Siamo entrambi d’accordo sul fatto che è importante soprattutto difendere le frontiere esterne, perché altrimenti ci sarà sempre una situazione in cui decine di milioni di persone, se non centinaia di milioni di persone, vorranno venire qui da molte parti del mondo, ha detto Morawiecki. “L’Europa – ha avvertito – non sarà in grado di resistere a questo, l’Europa si romperà”.

Scholz sulle strutture decisionali

“Non può accadere che ci sia sempre l’unanimità sulle questioni di politica estera o di politica fiscale“. Lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz arrivando al vertice di Granada sottolineando che un confronto su come “rendere la stessa Unione europea pronta per il futuro” riguarda “soprattutto le strutture decisionali”. “Abbiamo bisogno anche di maggioranze qualificate per poter prendere decisioni in modo da garantire la sovranità e la capacità di agire dell’Ue. I cittadini si aspettano anche che risolviamo i problemi laddove esistono e che siamo in grado di agire esternamente, e questo è qualcosa che dobbiamo garantire”.

Notizia in aggiornamento

Fonte Ansa

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