Doveva vincere per dare un senso alla sua Champions, ma alla fine il Milan a Dortmund si è accontentato di un pareggio: 0-0 contro il Dortmund. Il colpo l’ha fatto invece la Lazio che al tramonto del match, è andata a prendersi i tre punti contro il Celtic.
Il muro Milan regge: 0-0 a Dortmund
Niente acuto. Il Milan ci prova ma in Germania, al Signal Iduna Park di Dortmund, fa 0-0 contro il Borussia. Parte meglio il Milan ma è questione di minuti che il Dortmund prende le misure ai rossoneri. Primo tempo avaro di emozioni, da una parte e dall’altra. Nel Milan, Pioli si affida alla regia di Reijnders, conferma la fiducia in Pobega, che è l’unico a cercare la profondità, ma senza supporto dei compagni: Leao è chiuso in una gabbia, mentre Giroud e Pulisic vedono pochi palloni. L’unico vero pericolo, lo crea la squadra di Terzic con una discesa personale di Malen e una conclusione di Fullkrug, ma Maignan c’è. Nella ripresa il Milan prova a lasciar da parte la paura e affonda di giustezza. Gran giocata di Pulisic che si gira bene in area, Kobel non si fa intimorire e respinge. Triplo cambio nel Milan: fuori Giroud, Pulisic e Calabria, dentro Okafor, Chukwueze e Florenzi e doppio cambio anche nel Dortmund: fuori Reus e Malen, dentro Nmecha e Bynoe, che aumentano la spinta per i gialloneri di casa, ma le occasioni sono per il Milan. Prima Theo di testa palla fuori, poi Chukwueze di sinistro, ancora fuori, infine doppia occasione, con Chukwueze che calcia sul portiere, poi Reijnders sfiora il palo di controbalzo. Tre di recupero, ma succede nulla e finisce 0-0. Nell’altra partita del girone il Newcastle ha battuto per 4-1 il Paris Saint Germain. Classifica: Newcastle 4, Psg 3, Milan 2, Dortmund 1.
Il Celtic spaventa la Lazio che vince in pieno recupero: 2-1
Partita incredibile a Glasgow, dove la Lazio soffre, va sotto, ma recupera e in pieno recupero mette la freccia per il definitivo sorpasso: 2-1 per la squadra di Sarri. Il Celtic parte forte e trova quasi subito il vantaggio: Furuhashi si ritrova davanti una prateria e affonda, Provedel non è brillantissimo e gli scozzesi sono avanti. Rischiano anche il raddoppio ma Maeda si divora l’occasione allargando la conclusione. La sfuriata scozzese si esaurisce e la Lazio esce fuori dal suo guscio fino a trovare il pari con l’uomo della provvidenza, il “solito” Vecino, che di testa rimette le cose a posto: all’intervallo è 1-1. Meglio la Lazio in avvio di ripresa, ma Felipe Anderson conferma la sua serata poco felice, sbagliando la conclusione da distanza ravvicinata. Sarri capisce che non è aria e lo sostituisce insieme a Luis Alberto: dentro Isaksen e Guendouzi e a stretto giro fuori Immobile per fare posto a Castellanos per cercare l’accelerata vincente. Ma a sfiorare il vantaggio è il Celtic con Paulo Bernardo che però calcia fuori da buona posizione. Poi si immola Romagnoli che chiude tempestivamente in scivolata sul neo entrato Palma, mentre aumenta la pressione dei padroni di casa. La Lazio si abbassa troppo e dai e dai gli scozzesi passano con lo stesso Palma che viene pescato solo sulla sinistra, palla sul primo palo. Lungo check per valutare la posizione di Maeda che in realtà era in offside e gol annullato. Sei minuti di recupero col Celtic che si scopre alla ricerca del gol vittoria ma finisce per incassare il gol laziale al minuto 96: cross di Guendouzi, testa di Pedro. La Lazio fa festa. Nell’altra partita 3-2 dell’Atletico sul Feyenoord. In classifica Atletico e Lazio 4, Feyenoord 3. Celtic 0.