Le liti condominiali, purtroppo, sono all’ordine del giorno come sottolineato dai fatti di cronaca. È necessario iniziare a ragionare in termini di valorizzazione della convivenza civile e della solidarietà reciproca. Sarebbe bello che, di tanto in tanto, gli anziani che vivono soli negli stabili, fossero invitati a pranzo e pienamente inclusi all’interno della comunità condominiale. Inoltre, è importante dar vita a forme di solidarietà culturale, mettendo in apposite bacheche collocate negli androni, dei testi da condividere con tutti i coinquilini.
Se si crea un atteggiamento solidaristico e conviviale all’interno dell’inquilinato, ciò avrà dei riverberi positivi in tutta la società nel suo complesso. Ritengo però molto importante che si evitino con ogni mezzo le liti di condominio e, per raggiungere questo obiettivo, ha una grande importanza il ruolo dell’amministratore condominiale. Egli non può solamente suddividere le spese, ma deve essere anche un formatore ed un mediatore, ossia deve fare tutto il possibile per far sì che tra gli abitanti degli edifici non vi siano liti e fare il modo che, i rapporti interpersonali, siano improntati all’educazione, al rispetto e al sostegno vicendevole. Tutto ciò migliorerà la convivenza nei condomini ma, anche e soprattutto, la collettività nella sua interezza.