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Agguato a don Coluccia: Meloni riceve il sacerdote a Palazzo Chigi

Durante la marcia per la legalità per le strade di Tor Bella Monaca, un uomo ha cercato di investire in scooter don Antonio Coluccia, il prete anti clan

Ieri, durante una marcia per la legalità per le strade di Tor Bella Monaca, a Roma, un uomo ha cercato di investire in scooter don Antonio Coluccia il prete anti mafia, ma ha colpito un agente della scorta che ha reagito sparando e ferendo l’aggressore.

L’uomo è stato poi fermato dalla polizia. Don Coluccia vive da anni sotto scorta per la sua lotta alla criminalità organizzata. Solidarietà e pieno sostegno sono stati manifestati da tutto il mondo politico, ecclesiale e sociale.

Don Coluccia: “Pensavano di farmi fuori ma tornerò in strada”

“Forse pensavano di togliermi definitivamente dalla faccia di questa terra ma mi dispiace, io continuerò ancora più forte di prima, tornerò in strada. Ci sono tanti cittadini che hanno bisogno di queste presenze nei territori”. Così don Antonio Coluccia ha commentato al Tg1 l’agguato di ieri a Tor Bella Monaca, dove un ragazzo su uno scooter ha tentato di investirlo. “Ho avuto paura – dice – perché mi sono visto questo scooterone vicino a me e quando ha accelerato ho pensato mi colpisse. Devo ringraziare l’operatore della scorta che mi ha spostato e salvato”.

Don Coluccia accolto dalla Meloni a Palazzo

Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha ricevuto oggi a Palazzo Chigi don Antonio Coluccia, il sacerdote aggredito ieri a Tor Bella Monaca a Roma. Il Presidente Meloni ha espresso al presbitero il pieno sostegno e la massima solidarietà del Governo e lo ha ringraziato per il suo infaticabile impegno contro la criminalità organizzata, lo spaccio di droghe e l’illegalità.

30 agosto 2023. Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, riceve a Palazzo Chigi don Antonio Coluccia. Foto: Palazzo Chigi

Crosetto: “Lo Stato è dalla parte di Patriciello e Coluccia”

“Cari don Antonio Coluccia di Tor bella Monaca e don Maurizio Patriciello di Caivano, so quanto siete coraggiosi nel vostro quotidiano contrasto alla criminalità organizzata. Vivete entrambi sotto scorta ma lo Stato c’è e sta dalla vostra parte. Spero di potervi abbracciare presto”. Così il ministro della Difesa Guido Crosetto su X.

Diocesi di Roma: “Intimidazione a don Coluccia non lo scoraggerà”

“A nome della diocesi di Roma esprimo a don Antonio Coluccia e agli uomini della sua scorta piena solidarietà per quanto avvenuto ieri, 29 agosto, nel quartiere di Tor Bella Monaca”. Lo dichiara il vescovo Baldo Reina, vicegerente del Vicariato di Roma. “Don Antonio ormai da diversi anni svolge il suo servizio pastorale mettendosi accanto ai giovani che vivono il disagio delle dipendenze da droghe, facendo sentire la sua voce contro coloro che continuano a seminare morte e a spacciare l’inganno – sottolinea mons. Reina -. Atti intimidatori come quello consumato ieri non scoraggeranno don Antonio nella sua delicata missione”.

Tuttavia, prosegue, “quanto accaduto, interpella in modo forte la comunità civile e l’impegno dei singoli credenti. È bene che da parte di tutti si alzi un grido coraggioso contro ogni scelta che minaccia la vita dei nostri ragazzi”. Secondo il vicegerente della Diocesi di Roma, “il tempo che stiamo per vivere, con la diffusione sempre più dilagante di sostanze tossiche richiede uno sforzo corale affinché sia affermata la dignità della vita umana, ai ragazzi siano garantiti contesti sani e sicuri e sia presa sul serio la sfida educativa, consapevoli del tesoro immenso dei giovani per il presente e per il futuro della nostra società”.

La Russa: “Solidarietà a don Antonio Coluccia”

“L’opera che da molto tempo svolge don Antonio Coluccia nelle periferie di Roma sia a favore di coloro che vivono il dramma della dipendenza dalle droghe che nel quotidiano contrasto agli spacciatori di morte, è tanto difficile quanto preziosa. Sono certo che quanto avvenuto ieri sera a Tor Bella Monaca non fermeranno le sue battaglie a favore della legalità e della vita. A lui e agli uomini della sua scorta giunga la mia piena e convinta solidarietà”. Così il Presidente del Senato Ignazio La Russa.

L. Fontana: “Sentita solidarietà a don Coluccia”

“Desidero rivolgere a don Antonio Coluccia e ai componenti della sua scorta le espressioni della più sentita solidarietà e vicinanza per quanto avvenuto ieri sera a Tor Bella Monaca. La sua missione dedicata al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti nelle periferie e a coloro, spesso di giovane età, che convivono con la piaga della tossicodipendenza, va sostenuta e incoraggiata”. Lo dichiara il presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana.

Rocca: “Vicino a don Coluccia, non si arretra contro la mafia”

“Sono esterrefatto per l’aggressione ai danni di Don Coluccia. Esprimo a lui la vicinanza e agli agenti della scorta feriti gli auguri di pronta guarigione. È intollerabile assistere a simili episodi nella Capitale. Non arretriamo di un passo nella lotta alla violenza e alla mafia”. Così su X il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca.

Minisindaco Tor Bella Monaca: “Ho scritto a Meloni e al governo”

“Ho sentito la presidente della Commissione antimafia Chiara Colosimo, ho chiesto che dopo quanto accaduto non bisogna allentare e non bisogna sparire, ho chiesto di essere presenti, anche oggi. Negli anni ’90, quando fu inaugurata, la stazione dei carabinieri di Tor Bella Monaca aveva 53 uomini, oggi, trenta anni dopo ne abbiamo 28”. Lo ha detto il presidente del Municipio VI delle Torri Nicola Franco (FdI) ai microfoni de ‘Gli Inascoltabili’ su Radio Roma Sound. “Allora – aggiunge – noi possiamo fare anche tutte le manifestazioni, possiamo tenere accesi i riflettori anche con la stampa, ma se poi manca la presenza fisica degli uomini, dei mezzi e di tutto il resto, è impossibile. Perché io non posso andare a controbattere 14 clan mafiosi che sono presenti su questo territorio con una bandiera bianca. Oggi – afferma dunque il minisindaco FdI – sto scrivendo una lettera ai ministri Crosetto e Piantedosi e anche alla premier Meloni perché qui servono uomini e mezzi. Ognuno deve fare la sua parte. Noi siamo in prima linea e ci mettiamo la faccia – ha concluso Franco – Ma non è possibile pensare che Tor Bella Monaca sia come Trieste-Parioli o Esquilino, qui ci vuole un’attenzione maggiore”.

Fonte: Ansa

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