La Juve parte male rispetto alla gara di Udine, tanto bene invece il Bologna che approccia meglio la gara, rispetto ai bianconeri, impacciati e incapaci di creare gioco. Poche verticalizzazioni per Chiesa e Vlahovic. Il Bologna capisce il momento e ci prova, alza il baricentro e si fa vedere con pericolosità dalle parti di Perin. Ci prova Ndoye, poi Zirkzee lavora con maestria un pallone. Spalle alla porta, accentra su di sé la difesa bianconera e trova un varco per Ferguson che si presenta solo davanti a Perin e gelo lo Stadium. Troppo timida la reazione bianconera. All’intervallo è 1-0 Bologna e Juve che rientra negli spogliatoi tra i fischi.
La Juve stecca, il Bologna sorride
I bianconeri partono meglio nella ripresa e il Bologna è costretto a difendersi. Da azione di calcio d’angolo, sponda di Bremer, tocca Vlahovic e mette dentro. Di Bello va a vedere e annulla per posizione irregolare. Sale in cattedra Skorupski che chiude bene su un missile di Weah da fuori area. Dentro Pogba. La Juve spinge, ma il Bologna fa male in contropiede. I rossoblù recriminano per la mancata concessione di un calcio di rigore. Contatto in area Ndoye-Iling-Junior. La panchina del Bologna protesta vivacemente, Di Bello dice che c’è nulla. Ammonito Thiago Motta ed espulso un collaboratore. S’infiamma la partita nel finale. Allegri inserisce anche Milik al posto di Chiesa. La Juve insiste e trova il pari a nove dalla fine più recupero con uno splendido colpo di testa di Dusan Vlahovic che raccoglie un centro al bacio di Iling-Junior: 1-1. E’ un’altra partita nell’incandescente finale. Il Bologna però non molla, ancora Ndoye, la Juve si rifugia in angolo. Sette di recupero, con la Juve ventre a terra, per vincerla, ma rischia tantissimo in un controgioco bolognese. Di Bello, dopo otto minuti, dice che può bastare. Finisce 1-1. Sorride Motta, un po’ meno Allegri.
Il Lecce in rimonta riprende la Fiorentina
Sembrava una passeggiata per i Viola che invece si fanno rimontare dal Lecce, dal facile 2-0 all’incredibile 2-2 finale con i salentini che confermano quanto di buono fatto vedere contro la Lazio. Primo tempo di stampo Viola, con la superiorità espressa dalla formazione di Vincenzo Italiano che ha presentato i nuovi arrivati, Christensen, Parisi e Beltran. La Fiorentina passa subito dopo appena tre giri di lancette: staccata aerea vincente di Nico Gonzalez che trafigge Falcone. Il Lecce è sopito, accusa il colpo, e la Viola prima della mezz’ora trova il raddoppio. Triangolazione di prima Beltran, Arthur, Duncan che conclude e fissa il punteggio sul 2-0. L’inizio di ripresa è sorprendente, perché il Lecce, alla prima occasione, accorcia. Palla persa da Arthur, Rafia scambia con Banda poi infila con un destro che muore sotto l’incrocio: 2-1 e partita riaperta con il Lecce che prende coraggio e ci prova cn Almqvist, salva Martinez Quarta. I salentini ci credono, la Fiorentina spegne la luce e arriva il pari del Lecce. Lo realizza Krstovic di testa perfezionando un centro di Banda: 2-2. Incredibile al Franchi. Otto di recupero, Kouamè sfiora il 3-2, ma finisce 2-2, con la conferma del Lecce, ma la Fiorentina, dopo il 2-0 ha di che mangiarsi le mani.