L’Ecowas, dopo una riunione straordinaria, ha ottenuto la mobilitazione delle forze armate dei paesi membri per dare il via quanto prima ad un’operazione militare in Niger. Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha chiesto una soluzione pacifica della crisi.
La posizione dell’Ecowas
Sono appese a un filo le possibilità di una soluzione pacifica della crisi in Niger. L’Ecowas, dopo una lunga riunione straordinaria, ha aumentato notevolmente il livello di pressione sui golpisti, ordinando la mobilitazione delle forze armate dell’organizzazione e dando il via libera ad un’operazione militare “il prima possibile”. Lo ha detto il presidente della Costa d’Avorio Alassane Ouattara al termine del summit straordinario di Abuja convocato sulla crisi nel Paese governato dai golpisti. “I capi di stato maggiore faranno altre riunioni per finalizzare le cose ma hanno l’accordo della conferenza dei capi di Stato affinché l’operazione inizi il prima possibile”, ha detto Ouattara.
I leader africani
I leader africani si dicono ancora disposti a insistere sulla via del dialogo ma la strada della diplomazia è stretta e accidentata, perché i segnali arrivati dalla giunta dei generali nigerini sono di una nuova sfida: la creazione di un governo ex novo a propria immagine e somiglianza e la minaccia di uccidere il deposto presidente Mohamed Bazoum.
L’auspicio di Blinken
Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha chiesto una soluzione pacifica della crisi in Niger, dopo l’ok degli Stati dell’Ecowas alla creazione di una forza militare per restaurare l’ordine costituzionale nel Paese. “Gli Stati Uniti apprezzano la determinazione dell’Ecowas a esplorare tutte le opzioni per una soluzione pacifica della crisi”, si legge in un comunicato pubblicato dal Dipartimento di Stato americano.
Fonte: Ansa