Emergency fa sapere che in Afghanistan cresce il numero di persone che hanno bisogno di un aiuto umanitario e tra queste il 77% sono donne e bambiniĀ
Servono aiuti umanitari
A due anni dallāabbandono del Paese da parte delle forze internazionali e dallāinstaurazione del governo talebano in Afghanistan ā il 15 agosto 2021 ā 29 milioni di persone hanno ancora bisogno di aiuti umanitari. Sono diminuite le vittime di guerre ma sono aumentare le persone che non hanno risorse per curarsi. Eā il bilancio di Emergency, presente nel PaeseĀ dal 1999.
Le donne e bambini sono i piĆ¹ bisognosi
A inizio 2023 lāUfficio per gli Affari Umanitari delle Nazioni Unite aveva stimato che sarebbero stati 28.3 milioni gli afgani bisognosi di aiuto umanitario. Ora quel numero ha quasi raggiunto i 29 milioni; il 77% sono donne e bambini.Ā Emergency con i suoi 3 ospedali, un centro di maternitĆ e 42 posti di primo soccorso e centri di salute primaria ha continuato a lavorare per assistere i feriti, ed ĆØ rimasta in Afghanistan testimoniando in questi due anni la grave situazione in cui versa il Paese tra le conseguenze di una guerra piĆ¹ che ventennale, la crisi economica, lāaumento della povertĆ e la scarsitĆ di servizi essenziali.
La situazione sanitaria
In questo periodo ha effettuato 249.722 visite e oltre 41mila ammissioni negli ospedali di Kabul, Lashkar-gah, Anabah; piĆ¹ di 700.000 le consultazioni nei suoi 42 posti di primo soccorso e centri sanitari di base. Secondo unaĀ ricerca āun afgano su due non puĆ² acquistare i medicinali necessari per curarsi e 1 su 5 ha perso un parente o un amico che non ĆØ riuscito ad accedere alle cure di cui aveva bisogno; 5 su 10 hanno dovuto risparmiare su cibo e abbigliamento per poter pagare delle prestazioni sanitarie e 9 su 10 hanno chiesto denaro in prestito. Non ci sono ambulanze in caso di emergenza. Le strutture sono inadeguate, sprovviste di personale specializzato, macchinari, elettricitĆ e acqua, soprattutto nelle zone rurali. Il sistema sanitario non ĆØ adeguato a rispondere ai bisogni della popolazione perchĆ© strutturalmente sarebbero necessarie piĆ¹ risorse di quelle disponibiliā.
La maternitĆ
Le donne rappresentano una delle fasce piĆ¹ vulnerabili, in particolare nella gestione della gravidanza. La mancanza di mezzi di trasporto sicuri ed efficienti, lāassenza di cliniche che offrano cure ostetriche per le future mamme nelle zone rurali e la diminuzione del potere dāacquisto, rende la possibilitĆ di accedere a cure tempestive ed efficaci per le afgane ancora piĆ¹ precaria. In un Paese che dipendeva da aiuti internazionali per il 75% della sua spesa pubblica lāUfficio per gli Affari Umanitari delle Nazioni Unite ha stimato che 17.6 milioni di afgani avranno necessitĆ sanitarie gravi o estreme.
Fonte: Angesir