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La Fondazione Gimbe dopo 3 anni sospende il report settimanale sul Covid

La Fondazione Gimbe sospende il report settimanale in considerazione della progressiva riduzione della circolazione virale

Nell’ultima settimana stabili i contagi Covid (-1%), i decessi (-1,9%) e le terapie intensive (0%). Scendono i ricoveri (-7,9%). Questo il quadro fornito dal monitoraggio settimanale indipendente sull’andamento del Coronavirus in Italia della Fondazione Gimbe che, con il suo presidente Nino Cartabellotta, annuncia lo stop del report.

La Fondazione Gimbe dopo 3 anni sospende il report settimanale”

“La Fondazione Gimbe dopo 3 anni sospende il report settimanale”, afferma Cartabellotta in “considerazione della progressiva riduzione della circolazione virale da dicembre 2022, dell’impatto sempre minore su ospedalizzazioni e decessi, del sostanziale immobilismo della campagna vaccinale sui richiami e dell’assenza di nuove varianti di preoccupazione”. “Confidando – aggiunge – di avere reso un servizio utile al Paese, continueremo ad aggiornare i dati della pandemia e della campagna vaccinale sul nostro sito web”, coronavirus.gimbe.org.

Per quanto riguarda i dati, dopo la discesa delle ultime due settimane, spiega Cartabellotta “sono sostanzialmente stabili (-1%) i nuovi casi settimanali, che rimangono comunque ampiamente sottostimati. Dai 23.963 mila nella settimana precedente si attestano a quota 23.732 mila, con una media mobile a 7 giorni di 3.387 casi al giorno. I nuovi casi aumentano in 10 Regioni: dal +1,2% della Toscana al +33,8% della Basilicata. In calo le restanti 10 Regioni: dal -4% del Piemonte al -25,8% della Valle d’Aosta; mentre è stabile la Puglia con una variazione dello 0%. In 61 Province si registra un aumento dei nuovi casi: dal +0,1% di Treviso al +76,9% di Lodi. Nelle restanti 44 Province si rileva una diminuzione dei nuovi casi (dal -0,6% di Brescia al -43,2% di Reggio Calabria); stabili le province di Fermo e Verona.

Sul fronte degli ospedali, riferisce il direttore operativo di Gimbe, Marco Mosti, in termini assoluti, i posti letto Covid occupati in area critica, raggiunto il massimo di 148 il 28 febbraio, restano fermi a quota 104 il 16 marzo; in area medica, raggiunto il massimo di 3.331 il 23 febbraio, sono scesi a 2.727 il 16 marzo. Al 16 marzo il tasso nazionale di occupazione da parte di pazienti Covid è del 4,3% in area medica (dall’1,8% della Basilicata al 10,1% dell’Umbria) e dell’1% in area critica (dallo 0% di Basilicata, Marche, Provincia Autonoma di Bolzano e Valle d’Aosta al 2,8% dell’Emilia Romagna.

Gimbe: “Meno di 500mila quinte dosi di vaccino in 5 mesi”

Meno di 500 mila somministrazioni in 5 mesi per il terzo richiamo (quinta dose) del vaccino anti-Covid pari a una copertura ferma al 15,7%; per la 4/a dose sono scoperte 2 persone su 3; per la terza dose, al 17 marzo sono 8,51 milioni le persone che non l’hanno ancora ricevuta. Lo rileva il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe, che ha annunciato di sospendere il report settimanale mantenendo l’aggiornamento dei dati sul proprio sito web. Nel dettaglio, per la 5/a dose, la platea aggiornata al 20 gennaio 2023, è di 3,1 milioni di persone: di queste, 2,4 milioni possono riceverlo subito, 0,2 milioni non sono eleggibili nell’immediato in quanto guarite da meno di 120 giorni e 0,5 milioni l’hanno già ricevuto.

Dopo cinque mesi dall’avvio della campagna, al 17 marzo sono state somministrate 495.567 quinte dosi, con una media mobile di 746 somministrazioni al giorno, in aumento rispetto alle 735 della scorsa settimana (+1,5%). In base alla platea ufficiale (3.146.516 di cui 2.298.047 over 60, 731.224 fragili e immunocompromessi, 117.245 ospiti delle RSA che non ricadono nelle categorie precedenti), il tasso di copertura nazionale per le quinte dosi è del 15,7% con nette differenze regionali: dal 6% della Campania al 29,9% del Piemonte. Per le quarte dosi, la platea aggiornata al 17 settembre 2022, è di 19,1 milioni di persone: di queste, 12,2 milioni possono riceverlo subito, un milione non sono eleggibili nell’immediato in quanto guarite da meno di 120 giorni e 6 milioni l’hanno già ricevuto. Al 17 marzo ne sono state somministrate 5.984.294, con una media mobile di 876 somministrazioni al giorno, in calo rispetto alle 961 della scorsa settimana (-8,8%).

In base alla platea ufficiale (19.119.772 di cui 13.060.462 over 60, 3.990.080 fragili e immunocompromessi, 1.748.256 di personale sanitario e 320.974 ospiti delle RSA che non ricadono nelle categorie precedenti), il tasso di copertura nazionale per le quarte dosi è del 31,3%, con nette differenze regionali: dal 14% della Calabria al 45,3% del Piemonte. Infine, al 17 marzo sono 8,61 milioni le persone che non hanno ricevuto nemmeno una dose di vaccino, di cui, rileva la Fondazione Gimbe: 8,31 milioni attualmente vaccinabili, pari al 14% della platea (dall’11,2% della Toscana al 26,4% della Provincia Autonoma).

Fonte: Ansa

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