Margherita Cassano, presidente aggiunto in Cassazione, è stata nominata dal plenum del Csm primo presidente della Suprema Corte. E’ la prima donna nella storia della Repubblica.
Cassano prima presidente donna della Cassazione
Per la prima volta il Csm ha nominato una donna presidente della Cassazione. Si tratta di Margherita Cassano, in passato presidente della Corte d’appello di Firenze e attualmente “vice” del presidente uscente della Suprema Corte, Pietro Curzio, a cui subentra. La nomina è stata decisa all’unanimità dal plenum del Csm, presieduto dal capo dello Stato Sergio Mattarella. Fiorentina, ma di origine lucane, figlia di un alto magistrato, Cassano ha 67 anni ed è entrata nell’ordine giudiziario nel 1980, a 25 anni. E’ stata anche consigliera del Csm dal 1998 al 2002.
Mattarella: “Profilo professionale di Cassano è eccezionale”
“Sappiamo tutti che si tratta della prima donna, e se questo aspetto non ha influito sulla nomina, voglio ricordare che 5 giorni fa sono stati ricordati i 60 dalla legge che ha immesso le donne in magistratura ed è quindi un’occasione importante. Posto in evidenza l’eccezionale profilo professionale di Margherita Cassano, aggiungo che ha mostrato doti e attitudine di elevato livello che trovano ulteriore fondamento nelle sue attività di studio e ricerca. Sono certo che il suo contributo sarà prezioso per il Csm. L’unanimità dei consensi di oggi rappresenta il riconoscimento dell’autorevolezza” di Cassano. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando al plenum del Csm che, per la prima volta nella sua storia, ha nominato una donna presidente della Cassazione.
Mattarella: “L’indipendenza delle toghe con rispetto reciproco dei ruoli”
Le azioni e le analisi del primo presidente uscente della Corte di Cassazione, Pietro Curzio, sono sempre state “caratterizzate da rigore nelle valutazioni, con considerazioni di rilievo come il richiamo alla necessità di assicurare certezza del diritto e uniformità dei criteri di giudizio, nonché l’esortazione al reciproco rispetto dei ruoli e alla distinzione delle funzioni tra i poteri dello Stato. Non va dimenticato come il rispetto di questa condizione sia strettamente correlato all’indipendenza”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando al plenum del Csm.
Fonte: Ansa