Il lascito testamentario come sostegno solidale ai sordociechi. I bambini, i ragazzi e gli adulti con sordocecità e pluriminorazione psicosensoriale affrontano ogni giorno la difficile sfida di andare oltre il buio e il silenzio. Ma attraverso un lascito solidale a favore della Lega del Filo d’Oro si può contribuire, in modo concreto e duraturo. Garantendo un futuro migliore e più accessibile a chi non vede e non sente. “Un futuro pieno di possibilità e inclusione”, spiegano gli operatori della fondazione italiana per le persone sordocieche. Spiega Rossano Bartoli, presidente della Lega del Filo d’Oro: “Il lavoro che svolgiamo necessita di tanta attenzione e cura. Ma anche di progettualità capace di guardare al futuro. Attraverso un atto di amore e generosità, saremo in grado di programmare a lungo termine le nostre attività. Assicurando risposte concrete alle sempre più crescenti richieste che ci arrivano quotidianamente. Questo si traduce, di fatto, in programmi educativi e riabilitativi personalizzati. In molte più diagnosi precoci per intervenire tempestivamente sui bambini al di sotto dei 4 anni. E in una costante crescita a livello territoriale. Per essere sempre più presenti e vicini ai nostri utenti e alle loro famiglie. Attraverso l’apertura di nuove sedi“.
Il ruolo del lascito
Prosegue Bartoli: “Disporre un lascito solidale in favore di chi non vede e non sente è un atto di responsabilità alla portata di tutti e anche un piccolo contributo può fare la differenza”. I lasciti testamentari, infatti, rappresentano una delle principali forme di sostegno per la Lega del Filo d’Oro. Nel 2022 sono stati oltre cento quelli pervenuti alla fondazione. Un dato significativo a conferma non solo dell’affidabilità di questo strumento in costante crescita. Ma anche dell’impegno incessante dell’ente benefico. Grazie al loro contributo, infatti, è possibile continuare a fare la differenza per i propri utenti e le loro famiglie. Fornendo sempre un elevato standard di servizio. E appunto raggiungendo più persone, in diversi territori, attraverso l’apertura di nuove sedi in tutta Italia. Per promuovere la grande importanza di un gesto in grado di vivere per sempre, la Lega del Filo d’Oro rilancia l’iniziativa di sensibilizzazione sui lasciti testamentari. La campagna si intitola “Tra la tua vita e la loro c’è un filo sottile”. Ne è protagonista Renzo Arbore, storico amico e testimonial dell’ente.
Obiettivo
L’obiettivo è promuovere l’importanza di un gesto in grado di vivere per sempre. E capace di garantire alla fondazione la possibilità di pianificare nel lungo periodo le proprie attività. E di realizzare i progetti più sfidanti. Assicurando risposte efficaci ai bisogni delle persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali in tutta Italia. Con il giusto sostegno e le migliori professionalità, rappresentano per le famiglie di queste persone doni dal valore inestimabile i piccoli, preziosi, traguardi quotidiani. Come il primo “ciao” pronunciato dopo tanti anni di silenzio. Come la soddisfazione di aver finalmente trovato un modo per comunicare con gli altri. O ancora, come la riconquista di semplici azioni, diventate difficili se non impossibili da compiere. “Per queste ragioni, scegliere di fare un lascito solidale a favore della Lega del Filo d’Oro significa contribuire, in modo concreto e duraturo, a garantire un futuro migliore e più accessibile a chi non vede e non sente. Un futuro pieno di possibilità”, evidenziano gli operatori dell’ente benefico. Si tratta di obiettivi che richiedono investimenti importanti, capaci di volgere lo sguardo oltre il presente.
Affidabilità
Un dato significativo conferma l’affidabilità di questo strumento in costante crescita. Il lascito solidale è un gesto semplice e non vincolante, che può essere ripensato, modificato in qualsiasi momento. Senza che vengano in alcun modo lesi i diritti legittimi dei propri cari e familiari. Grazie al contributo del lasciti testamenti l’ente ha potuto potenziare, nel tempo, i servizi offerti in favore dei propri utenti e una continua implementazione delle sue strutture. Per destinare un lascito solidale alla Lega del Filo d’Oro non è necessario disporre di patrimoni ingenti, basta anche una piccola parte dei propri risparmi per fare la differenza. Un’altra possibilità, sempre più diffusa fra gli italiani, è nominare la Lega del Filo d’Oro come beneficiaria di una polizza vita. Queste risorse non entrano nell’asse ereditario. E saranno immediatamente utilizzabili. Un lascito solidale a favore della Lega del Filo d’Oro ha dunque una triplice valenza. Innanzitutto per le persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali rappresenta la sicurezza di essere assistite nel tempo. Con le migliori competenze. Guardando anche al “dopo di noi”. Per chi lo fa è l’occasione di restare nella memoria non solo dei propri cari. Ma anche di persone sconosciute che avranno un futuro migliore.
Traccia di sè
Per la fondazione si tratta appunto della possibilità di pianificare a lungo termine le proprie attività. E realizzare i progetti più sfidanti. Dando maggiori risposte ai bisogni di più persone. La campagna di sensibilizzazione sui lasciti solidali della Lega del Filo d’Oro si ispira proprio a quel “filo prezioso” da cui prende il nome la fondazione. Dal 1964 l’ente unisce le persone sordocieche al mondo esterno. Con l’obiettivo di condurle oltre il buio e il silenzio imposto dalla loro disabilità. Per sostenere e promuovere il loro percorso verso la maggiore autonomia possibile. La volontà di dare un contributo per cambiare in meglio un pezzetto di mondo e il desiderio di lasciare traccia di sé trovano nel lascito solidale una risposta concreta. Tant’è che mai come in questi anni la Lega del Filo d’Oro ha ricevuto tante richieste di informazioni in merito. È un modo per esserci, per sempre. La campagna “Tra la tua vita e la loro c’è un filo sottile” vivrà con uno spot tv e radio, su stampa e su web.