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Parma, perquisizioni della Guardia di Finanza all’Agenzia del Po’

Le ipotesi di reato formulate dagli inquirenti sono di corruzione e peculato

All’alba di oggi, sono state effettuate perquisizioni e sequestri da parte della Guardia di Finanza, su mandato della Procura della Repubblica di Parma all’Aipo, l’Agenzia interregionale per il fiume Po con l’ipotesi di corruzione e peculato.

Le ipotesi investigative

Sotto la lente degli investigatori c’è, in particolare, l’incontro fra il direttore dell’Aipo e un imprenditore edile durante il quale ci sarebbe stato lo scambio di una busta, immediatamente controllata dai finanzieri, con dentro tremila euro in contanti. Un altro scambio di buste sarebbe stato osservato, sempre dalle stesse Fiamme Gialle, tra lo stesso imprenditore e un altro dirigente di Aipo.

Le perquisizioni

La Guardia di Finanza ha fatto perquisizioni negli uffici Aipo, nell’impresa edile e nelle abitazioni dei principali indagati. A casa dell’ex segretario generale dell’Agenzia di Bacino del Po, adesso direttore Aipo, è stato trovato, in un borsone, avvolto in un elastico, il denaro contante pari a tremila euro, sequestrato in relazione all’ipotesi di reato di corruzione. In casa dell’altro dirigente sono state trovare diverse buste con oltre 23mila euro.

Le ipotesi di reato

L’ipotesi di reato, nell’indagine condotta dalla Guardia di Finanza coordinata dalla procura parmigiana diretta da Alfonso D’Avino, è anche quella di peculato perché l’indagine era nata per verificare il possibile uso indebito di un’auto di servizio.

Fonte: Ansa

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