La Fed alza i tassi di interesse dello 0,25%. Il costo del denaro sale così in una forchetta fra il 4,5% e il 4,75%, ai massimi dal settembre 2007. Wall Street recupera con Jerome Powell. Il Dow Jones perde lo 0,11% a 34.056,32 punti, il Nasdaq sale dell’1,55% a 11.765,44 punti mentre lo S&P 500 avanza dello 0,82% a 4.107,20 punti.
Il rialzo
La Fed punta a centrare gli obiettivi della massima occupazione e di un’inflazione al 2%. “In sostegno di questi target, la Fed ha deciso di alzare i tassi portandoli a una forchetta fra il 4,5% e il 4,75%. Anticipiamo che gli attuali rialzi saranno appropriati per raggiungere una” politica monetaria “sufficientemente restrittiva” per far tornare l’inflazione al 2%, si legge nella nota diffusa al termine della riunione. “Nel determinare l’estensione dei futuri rialzi terremo conto degli sviluppi economici e finanziari. Siamo fortemente impegnati a far tornare l’inflazione al target del 2%”, mette in evidenza la nota, da quale emerge che la Fed ha votato all’unanimità per il rialzo dello 0,25%. L’inflazione ha rallentato la corsa ma resta elevata e per questo gli attuali rialzi dei tassi sono appropriati. Lo afferma la Fed, al termine della due giorni di riunione.
Powell: “Stabilità prezzi base dell’economia”
“Abbiamo ancora del lavoro da fare” sull’inflazione. Lo afferma il presidente della Fed Jerome Powell, sottolineando che la stabilità dei prezzi è la “base” dell’economia. “Sarà necessaria una politica restrittiva per diverso tempo”, aggiunge Powell.
Fonte Ansa