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Covid: la variante Kraken è presente in Europa

L'Organizzazione mondiale della sanità ha dichiarato di monitorare la situazione e a mantenere l'allerta alta

Una nuova variante del Coronavirus si sta rapidamente diffondendo negli Usa: si tratta della variante ricombinante XBB.1.5 denominata Kraken. I casi di XBB.1.5 sono presenti in piccolo numero anche in Europa e l’Organizzazione mondiale della Sanità sta monitorando la situazione per valutarne il potenziale impatto.

I casi di Kraken in Europa

“Dati recenti di alcuni di Paesi stanno iniziando a indicare la crescente presenza della variante ricombinante XBB.1.5 (ndr. denominata Kraken) che si sta già diffondendo rapidamente in Usa. I casi di XBB.1.5 nella nostra regione vengono rilevati in numero piccolo ma crescente e stiamo lavorando per valutarne il potenziale impatto“. Lo ha affermato Hans Henri Kluge, direttore regionale per l’Europa dell’Organizzazione mondiale della sanità, nella prima conferenza stampa del 2023 per fare il punto sul Covid-19. Kluge ha invitato tutti i Paesi ad aumentare la sorveglianza genomica sul virus per prevenire il rischio di nuove varianti.

Nell’ultimo anno, ha avvertito Klugen, “molti paesi della nostra regione hanno notevolmente ridotto la loro capacità di sorveglianza per il Covid-19. Nelle prime 5 settimane del 2022, le informazioni sulle varianti su 1,2 milioni di casi sono state inviate all’Oms come parte dei dati di sorveglianza settimanali. Tuttavia, tale numero è sceso a circa 90mila casi nelle ultime 5 settimane dell’anno. Lodiamo i paesi europei che hanno mantenuto una forte sorveglianza genomica, tra cui Danimarca, Francia, Germania e Regno Unito”. Dopo tre lunghi anni di pandemia, ha proseguito, “non possiamo permetterci ulteriori pressioni sui nostri sistemi sanitari. Una tale minaccia potrebbe provenire da una nuova variante, ovunque e in qualsiasi momento, anche qui in Europa e in Asia centrale. Sulla base delle lezioni apprese, dobbiamo essere in grado di anticipare, rilevare e rispondere in tempo. Questo vale non solo per Sars-CoV-2, ma per qualsiasi minaccia emergente per la salute”.

Fonte Ansa

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