Inghilterra non graffia
Un piccolo passo verso gli ottavi per l’Inghilterra che contro gli Stati Uniti non va oltre lo 0-0 che tiene in corsa gli americani, ma costringerà agli straordinari la formazione di Southgate che sperava di chiudere stasera il discorso qualificazione. Aspetti l’Inghilterra e trovi gli Stati Uniti, più pratici nella sfida dell’Al Bayt Stadium. Inglesi con lo stesso schieramento che all’esordio ha travolto l’Iran, Stati Uniti più aggressivi dopo il successo dell’Iran. A vedere la partita ti accorgi che tutta questa differenza di valori non c’è. Certo, l’Inghilterra ha individualità decisamente superiori, ma gli americani si fanno trovare pronti, sia nella fase difensiva che quando c’è da affondare nella sedici metri avversaria. Ci prova subito Kane, poi meglio gli Usa anche se occasioni non ce ne sono. Pulisic centra in pieno la traversa, lo juventino McKennié regala vitalità sulla destra anche se sbaglia la palla più ghiotta, un rigore in movimento che grazie gli inglesi. All’intervallo è 0-0 e ci sta tutto. Più incisivi gli americani nella ripresa, pericolosi anche se la conclusione di McKennie finisce altissima. Poi ci prova Pulisic, senza fortuna. Partita apertissima. Quattro di recupero, ma succede nulla. Tutto rimandato al prossimo turno.
Recupero vincente: l’Iran piega il Galles e torna a sperare
Indigesti quanto volete, ma non ditelo all’Iran che grazie ad un recupero sostanzioso è riuscito ad avere la meglio sul Galles. E’ finita 2-0, una gara dalle mille emozioni, che gli iraniano hanno portato dalla loro parte nei minuti di recupero con la formazione di Queiroz che è riuscita a monetizzare il lungo predominio tattico e territoriale, proprio nei minuti di extra time giocati peraltro con l’uomo in più per l’espulsione di Hennessey, firmando i gol che li rimettono in corsa per la qualificazione. Notte fonda per il Galles con Bale e soci che francamente hanno fatto davvero poco, o nulla, per meritarsi una giornata di gloria. Equilibrio nella prima parte di gara, con l’Iran che si vede anche annullare un gol per posizione di offside. La partita decolla nella ripresa, merito dell’Iran che spinge con più intraprendenza. A referto due pali con Azmoun e Gholizadeh. Il Galles non riesce ad uscire e nel finale di gara incassa anche l’espulsione del portiere Hennessey per un intervento in uscita fuori dall’area su Ansarifard. Inizialmente l ‘arbitro dice che è giallo, corretto poi dal Var che lo tramutata in rosso. In campo il secondo portiere per uno spaesato Ramsey. L’Iran spinge e all’ottavo di recupero trova il vantaggio con Cheshmi c’è persino il raddoppio in contropiede. Un successo che permette all’Iran di tornare in corsa per la qualificazione, Galles con un piede fuori dal Mondiale.
Olanda e Senegal non si fanno male
Parte meglio la formazione di Van Gaal tanto da trovare immediatamente il vantaggio grazie al solito Gakpo che la sblocca dopo cinque giri di lancette dopo aver sbloccato anche la gara d’esordio. L’Ecuador accusa il colpo e non riesce a portare pericoli dalla parte di Noppert. Van Dijk fa buona guardia e guida in maniera impeccabile il reparto, con il portiere olandese che solo in un’occasione, su percussione di Valencia, deve esaltarsi per chiudere lo specchio della porta. Un primo tempo blando, senza grandi emozioni, gestito al meglio dalla formazione olandese. Ma nella ripresa, ecco l’Ecuador alzare baricentro e creare subito pericoli. E arriva subito il pari, ancora con Enner Valencia che firma il suo terzo gol nelle prime due partite del mondiale. Valencia va a scippare un pallone a Timber, prima di imbeccare Estupinan in area. Gran diagonale, respinto da Noppert, ma sulla ribattuta è pronto ad avventarsi come un falco l’attaccante ecuadoriano per l’1-1. Olanda ed Ecuador se la giocano, provando a portare a casa il massimo, ma la partita rimane bloccata. Meglio le difese sui rispettivi attacchi. Alla fine è 1-1 che permette alle due squadre di tenere la testa della classifica con 4 punti, uno in più del Senegal vittorioso nel pomeriggio sul Qatar. Qualificazione affidata all’ultimo turno, quello del 29 novembre quando si incroceranno Olanda-Qatar ed Ecuador-Senegal, in un finale tutto da godere.
Qatar, fine dei giochi
Cala il sipario sul mondiale dei padroni di casa, con il Qatar, che dopo la sconfitta all’esordio contro l’Ecuador, lascia i tre punti anche al Senegal e dice addio alla possibilità di andare avanti nella rassegna iridata. Contro i Senegal, finisce 3-1 per gli africani, in gol al tramonto della prima frazione con Dia che sfrutta una ribattuta della difesa qatariota. Per tutto il primo tempo, meglio il Senegal che imperversa in continuazione nella metà campo avversaria. Ci prova con Sabaly, poi Mandy, poi Barsham. I qatarioti si fanno vedere solo dopo la mezz’ora con Diatta che porta Afif alla conclusione ma senza incidere. Ma al tramonto della prima frazione, arriva il vantaggio del Senegal. Lo firma Dia: l’attaccante della Salernitana raccoglie una corta respinta della difesa di casa e fa 1-0.
A inizio ripresa, il Senegal trova subito il 2-0. Azione da calcio d’angolo di Jakobs, perfetta la scelta di tempo di Diedhiou che di testa fa 2-0. La partita si accende nel finale, quando il Qatar ha un guizzo d’orgoglio e trova il 2-1 con Muntari che di testa la mette nell’angolino. Ma dopo cinque minuti, la chiude definitivamente la squadra africana con Deng che dal dischetto, calcia un rigore in movimento e fredda Barsham per la terza volta. Finisce qui, con la vittoria del Senegal che si porta a quota 3 agganciando Ecuador e Olanda in campo tra poco. Per il Qatar, è l’addio al mondiale di casa.
Domani tocca a Francia e Argentina
Prime sentenze in arrivo. Nel Gruppo D domani la Francia affronta la Danimarca (Stadium 974, ore 17) e con una vittoria vola con anticipo ai quarti. Deschamps mette in guardia i suoi e predica la massima attenzione. Nello stesso raggruppamento si sfidano al Janoub (ore 11), Tunisia e Australia. Ad entrambe, per entrare in gioco, serve solo una vittoria. Obiettivo identico per l’Argentina nel gruppo C: Albiceleste scottata dal passo falso d’esordio e obbligata domani a battere il Messico (Lusail, ore 20) per non dare anzitempo addio al mondiale. Classifica corta con l’Arabia Saudita che se la vede con la Polonia (Education City, ore 14).