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Super Italia, battuta ancora l’Inghilterra

Nations League: a Milano decide Raspadori. Azzurri padroni del campo

San Siro come Wembley, vince ancora l’Italia e si regala la possibilità di andarsi a giocare l’accesso alla Final Four lunedì a Budapest contro l’Ungheria. Servirà vincere. Intanto l’Italia ha fatto il suo, vincendo stasera sul prato del Meazza, ridicolizzando l’Inghilterra. A decidere, una rete di Giacomo Raspadori, mai risultato finale è stato più bugiardo per occasioni e volume di gioco prodotte dagli azzurri.

Le scelte di Mancini e Southgate

Il tecnico azzurro costretto durante il ritiro a rivedere spesso la sua formazione iniziale complice gli infortunati, da Pellegrini a Politano, da Tonali all’ultimo, Ciro Immobile. Così Mancini schiera l’Italia con un 3-5-2 con Scamacca al posto di Immobile indisponibile. Accanto a lui Raspadori, a sinistra Dimarco. Southgate si affida a Kane come terminale offensivo. Dietro di Lui Saka, Foden e Sterling. Azzurri dunque con il 3-5-2 con Donnarumma tra i pali, Toloi, Bonucci e Acerbi nei tre dietro, con Di Lorenzo e Dimarco esterni di centrocampo. In mezzo Barella, Jorginho e Cristante. Scamacca e  Raspadori di punta Southgate schiera i suoi invece con il 4-2-3-1: Pope tra i pali, James, Walker, Maguire e Dier nei quattro dietro, Rice e Bellingham intermedi, Saka, Foden e Sterling a ridosso di Kane. Direzione di gara affidata allo spagnolo Gil Jesus Marzano. Sugli spalti 50mila spettatori con larga rappresentanza inglese. Commovente l’inno inglese con il mega schermo del Meazza che ha proiettato l’immagine della Regina Elisabetta recentemente scomparsa.

Meglio l’Italia, ma gli azzurri non sfondano

L’Italia parte subito forte, prima con una conclusione di Di Lorenzo, poi con un colpo di testa di Scamacca, Pope c’è. Gli azzurri pressano alto, giocano meglio e con più intensità togliendo respiro alla formazione inglese. A parte il fattore emergenza, con troppi titolari fuori, l’Italia, nelle geometrie e nel carattere, dimostra di esserci. Dietro regala assolutamente nulla agli inglesi che arrivano al tiro solo al tramonto della prima frazione con una conclusione dai trenta metri, altissima, di Kane. Bene in mezzo, dove soprattutto Cristante dimostra la duttilità già espressa nella Roma di Mourinho. All’Italia manca qualità negli ultimi trenta metri. Barella e Raspadori perdono troppi palloni anche se le occasioni, come detto in apertura, ci sono state. Mancini piazza benissimo il pacchetto arretrato, in mezzo vanno più che bene, al netto di qualche piccola sbavatura, i muscoli di Jorginho e Barella oltre a l’onnipresente Cristante. Aggressivi e ricchi di voglia di fare gli azzurri. Meglio sulla fascia sinistra, dove Dimarco sfonda con regolarità. All’intervallo è solo 0-0, con in campo solo l’Italia. Problemi invece per Southgate. La sua Inghilterra non decolla e i problemi, sembrano essere gli stessi di giugno. E il Mondiale si avvicina.

Gioiello di Raspadori

Raspadori apre per Dimarco a sinistra, subito in mezzo, Cristante a rimorchio anticipato d’un soffio. L’Italia si presenta così alla ripresa del gioco. Colpo in testa per Kane dopo uno scontro aereo con Toloi. L’attaccante si rialza e riprende il suo posto. Bellissima azione dell’Italia tutta di prima: Raspadori, Dimarco, Barella, tutto poi fermo per posizione di offside, ma che bella e travolgente manovra degli azzurri. Fuori Scamacca e Barella, dentro Gnonto e Pobega nell’Italia. Gli azzurri insistono e guadagnano due angoli di fila dopo due pericolose percussioni. E arriva il gol, meritatissimo, con un tiro a giro improvviso di Giacomo Raspadori dopo un lancio illuminante di Bonucci. Esplode San Siro. Ma che gol che ha inventato il napoletano. Cambia anche Southgate: dentro Shaw e Coady, fuori Saka e Walker con gli inglesi che adesso sono costretti a recuperare lo svantaggio. Ci prova Kane, due volte di fila, ma trova sempre i guantoni di Donnarumma a dire di non al centravanti britannico. Altro cambio in casa azzurra: dentro Manolo Gabbiadini, fuori Raspadori. Punizione maligna di James, Donnarumma mette i pugni. Ghiotta palla gol per Gabbiadini che si ritrova solo davanti a Pope dopo un lancio di Jorginho, salva il portiere inglese. Poi è Dimarco a sfiorare il 2-0 con un sinistro incrociato sul palo più lontano, palla che si infrange sul palo. Che occasione per chiuderla. Poi Cristante da centro area calcia alto e si dispera. Ma l’Italia domina. Doppio cambio per Mancini: dentro Frattesi ed Emerson Palmieri al posto di Dimarco e Jorginho a pochi spiccioli dalla fine. Gioca bene che è un piacere la squadra di Mancini, mentre alla fine mancano solo sei minuti di recupero. E un prezioso vantaggio da difendere, mentre il gioco si ferma per un solitario invasore subito bloccato dalla sicurezza di San Siro. Ultime schermaglie inglesi. Le emozioni sono state tante e Gil Jesus Marzano, dice che può bastare. Vince l’Italia, mentre la grande sorpresa di giornata arriva da Lipsia, dove la terribile Ungheria di Marco Rossi batte a domicilio la Germania e prenotata la Final Four. Tedeschi fuori dalla corsa al primo posto, Inghilterra ultima retrocessa nella B di Nations League. Italia a due punti dai magiari. La finale a quattro si decide lunedì alla Puskas Arena di Budapest nello scontro diretta tra Ungheria e Italia.

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