La guerra in Ucraina giunge al 211esimo giorno. In Russia l’annuncio della mobilitazione parziale ha provocato manifestazioni in decine di città russe: oltre mille arresti. È aumentato, inoltre, il traffico dei cittadini russi che arrivano in Finlandia varcando i valichi di frontiera nell’area sudorientale.
Nuovi bombardamenti russi su Zaporizhzhia
L’esercito russo ha bombardato la città e la regione di Zaporizhzhia, l’area dove si trova la più grande centrale nucleare d’Europa. Lo ha riferito il capo dell’amministrazione militare regionale, Oleksandr Starukh, aggiungendo: “Il nemico ha colpito il centro regionale e alcune zone sono rimaste senza elettricità”.
Finlandia, in crescita numero russi che varcano frontiera
È aumentato il traffico dei cittadini russi che arrivavano in Finlandia varcando i valichi di frontiera nell’area sudorientale: lo afferma la guardia di frontiera finlandese su Twitter, citata dal quotidiano finlandese AAmulehti.
Matti Pitkäniitty, capo dell’unità di cooperazione internazionale della Guardia di frontiera, ha affermato che un totale di 4.824 cittadini russi sono arrivati ieri in Finlandia attraverso il confine. Rispetto al mercoledì della settimana precedente – quando 3.133 russi hanno attraversato il confine – il numero di arrivi è stato superiore al normale. “La situazione è però sotto controllo”, scrive Pitkäniitty.
Oltre 1.300 arresti in Russia durante le proteste
Sono più di 1.300 le persone fermate dalla polizia russa nelle proteste contro la “mobilitazione parziale” ordinata dal presidente russo Vladimir Putin per la guerra in Ucraina: lo riporta l’ong Ovd-Info precisando che al momento ha notizia di 1.307 persone fermate in 39 città della Russia. La città col maggior numero di fermi è Mosca, dove la polizia ha trascinato nelle sue camionette 527 persone. A San Pietroburgo si registrano 480 fermi.
Mosca: “Indecente il discorso di Biden all’Onu”
La portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova – da New York – in diretta sul programma di propaganda russa Soloviev Live, ha descritto il discorso di Joe Biden alle Nazioni Unite come “indecente” e ha accusato il presidente degli Stati Uniti di aver “attribuito” al presidente russo Vladimir Putin parole secondo le quali “il nostro Paese minaccia il mondo con armi nucleari”.
Borrell: “Presto altre sanzioni Ue alla Russia”
Altre misure restrittive verranno adottate “al più presto in coordinazione con i nostri partner”. È la decisione adottata dal Consiglio degli Affari esteri straordinario dell’Ue, comunicata dall’Alto rappresentante Josep Borrell. “Continueremo ad aumentare il nostro supporto militare all’Ucraina e studieremo un nuovo pacchetto di sanzioni che prenda di mira settori dell’economia russa e una nuova lista di soggetti”.
ZELENSKY ALL'ONU: PUNIZIONE GIUSTA PER I CRIMINI RUSSI
"C'è solo un soggetto che vuole la #guerra". Così #Zelensky nel suo discorso all'#ONU dove ha chiesto una punizione giusta per #Mosca e che le venga tolto il diritto di veto nel Consiglio di Sicurezza👇 pic.twitter.com/9SaqpzphHQ
— Class CNBC (@classcnbc) September 22, 2022
Ucraina, le 5 condizioni dettate da Zelensky per la pace
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha delineato un piano in 5 punti per la pace in Ucraina, in un intervento in videocollegamento all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. I cinque prerequisiti per la pace sono: la punizione dell’aggressione, la protezione della vita, il ripristino della sicurezza e dell’integrità territoriale, garanzie di sicurezza, determinazione a difendersi.
“L’Ucraina è pronta a colloqui di pace ma solo per una pace vera, onesta e giusta”, ha assicurato Zelensky concludendo il suo intervento in collegamento video con l’assemblea generale dell’Onu a New York