Sale a undici il bilancio delle vittime del maltempo che due notti fa ha colpito l’hinterland di Senigallia, mentre restano ancora due dispersi. Si tratta di Michele Bomprezzi, fratello dell’ex sindaco di Arcevia Andrea Bomprezzi, rinvenuto nella zona di Serra de’ Conti.
La Prefettura
Il comando provinciale dei vigili del fuoco ha comunicato il rinvenimento dell’undicesima vittima, ha prima reso noto Prefettura di Ancona che, in una seconda nota, ha fatto sapere che è stata identificata, confermato trattarsi di uno dei tre dispersi che mancavano all’appello. “Il bilancio complessivo pertanto è di undici persone decedute e due dispersi per i quali continuano le operazioni di ricerca” ribadisce la nota sottolineando che sul territorio continuano ad essere impiegati “centinaia di uomini delle forze dell’ordine fra vigili del fuoco, carabinieri, polizia di Stato e guardia di finanza anche con compiti di antisciacallaggio”.
La vittima
L’undicesima persona ritrovata senza vita dopo l’alluvione è Michele Bomprezzi, di 47 anni. Era alla guida della sua automobile, che è stata travolta da acqua e fango, e successivamente ripescata del fiume Misa. Il corpo è stato recuperato oggi nella zona di Serra de’ Conti.
L’appello dello zio di Mattia: “Trovatelo”
“Vorrei ribaltare il mondo ma non posso, l’appello ai soccorritori è trovatelo, ridatecelo”, dice all’Ansa Alessandro Fontana, zio di Mattia, il bambino di 8 anni disperso dopo essere stato travolto dalle acque del Nevola la sera del 15 settembre a Castelleone di Suasa (Ancona) mentre era con la madre Maria Silvia Mereu, 42 anni, farmacista a Barbara e residente a San Lorenzo in Campo (Ancona), che invece è stata salvata ed è ricoverata in ospedale a Senigallia. Alessandro, marito di Caterina, la sorella di Silvia, è assessore a Urbanistica e Attività produttive a San Lorenzo in Campo. Un “momento molto difficile per la famiglia – aggiunge Alessandro- Adesso ci sono tante persone che aiutano nei soccorsi e speriamo bene. Però ha ricominciato a piovere, una disgrazia sopra l’altra”. Da quando è disperso il piccolo, aggiunge Fontana, “non dormiamo, non mangiamo. Vorrei ribaltare il mondo ma non posso”. Mattia, racconta lo zio, “è un ragazzino dolce, affettuoso. E’ mio nipote, gli voglio bene come un figlio. Con noi sta spesso, abitiamo anche vicini”. “L’attesa ti logora, – riprende lo zio di Mattia -, non sapere è pesante, forse peggio della mancanza. Sono giorni che non mangiamo, non dormiamo. L’appello ai soccorritori è trovatelo, ridatecelo”.