Il cardinale Giuseppe Betori si rivolge all’Opera di Santa Croce. E alla Fondazione Solidarietà Caritas. “Abbiamo due preziose indicazioni per la nostra testimonianza del Vangelo– afferma l’arcivescovo di Firenze-. La morte di Gesù ci sollecita a metterci dalla parte di tutti coloro che come lui soffrono ingiustizia. Ci si mette dalla parte della Croce di Gesù quando si abbraccia ogni sofferenza con l’amore. Un amore senza confini. Fino alla morte”. Il cardinale Betori ha poi richiamato il messaggio di Papa Francesco per la Giornata mondiale dei poveri. “Incontrare i poveri permette di mettere fine a tante ansie e paure inconsistenti. Per approdare a ciò che veramente conta nella vita. E che nessuno può rubarci. Ossia l’amore vero e gratuito“, sottolinea l’arcivescovo di Firenze.
Appello di Betori
Il cardinale Betori rilancia l’apppello papale ad “accogliere chi vive nella povertà“. Per “lasciarci convertire all’essenzialità e all’amore”. Aggiunge padre Giancarlo Corsini, rettore della Basilica di Santa Croce: “Dobbiamo essere vicini a coloro che faticano e vivono la marginalita. Papa Francesco ci chiede di essere con i poveri e per i poveri. Con uno spirito d’accoglienza umana integrale. Non dimenticando che ci sono tante povertà, non solo materiali, che la pandemia ha messo drammaticamente in evidenza”. E “la bellezza, spirituale e artistica, di Santa Croce è un patrimonio di tutti“. Da condividere “con chi si trova in situazione di particolare difficoltà. In un tempo che è diventato ancora più difficile per tante persone”. A causa della pandemia e della guerra in Ucraina.