Boris Johnson si è congedato da Downing Street con un discorso d’addio prima di recarsi a Balmoral, in Scozia, dove rassegnerà formalmente le sue dimissioni da premier nelle mani della Regina Elisabetta per passare il testimone alla nuova premier britannica Liz Truss.
Davanti a familiari e sostenitori, ha ribadito di essere fiero di quanto fatto nei suoi tre anni di governo, sottolineando il sostegno militare a Kiev contro la Russia e il calo della disoccupazione.
Johnson: “Il mio sostegno a Liz Truss”
Johnson ha esposto la sua intenzione di “tornare all’aratro” del lavoro politico dietro le quinte, confermando quindi indirettamente di voler mantenere il suo seggio da deputato per garantire “il sostegno più fervido” alla sua erede Liz Truss, finora ministro degli Esteri, proclamata nuova leader Tory e destinata a guidare la Gran Bretagna come primo ministro dopo il passaggio di consegne nelle mani della Regina a Balmoral.
“Ora è tempo per tutti noi di schierarci dietro Liz Truss”, ha sottolineato, precisando che il nuovo governo ha un piano per far fronte al caro-vita determinato dalla crisi attuale dell’energia.
“E’ tutto amici”: così ha chiuso il suo discorso parlando davanti al numero 10 di Downing Street, dove ha affermato ancora una volta l’ “unità indistruttibile” del Regno respingendo indirettamente le pulsioni indipendentiste della Scozia.
Boris rassegna le dimissioni alla Regina
Boris Johnson è arrivato dalla regina Elisabetta nella residenza scozzese di Balmoral per formalizzare le sue dimissioni da primo ministro dopo tre anni e quasi due mesi in carica alle ore 12:35 circa di oggi, 6 settembre. E’ la prima volta che il passaggio di consegne del premier britannico avviene nel castello reale.