In questo periodo storico dove, in simultanea, si stanno verificando numerosi eventi difficili come una guerra alle porte d’Europa, la crisi economica ed energetica, la pandemia e i mutamenti climatici, il concetto di fragilità umana è diventato più ampio e quindi serve avere maggiore attenzione per le persone con disabilità che, già da prima, si trovavano in una condizione di vulnerabilità che ora, in molti casi, è peggiorata.
Bisogna quindi partire da una seria e accurata analisi della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità che, dall’ormai lontano 2006, ha costituito e costituisce una guida fondamentale per tutti i paesi che l’hanno ratificata, tra cui l’Italia nel 2009 con la legge numero 18 del 3 marzo 2009. La delicata epoca che stiamo vivendo ci impone un rafforzamento dell’assistenza e della presa in carico delle persone con disabilità che deve avvenire a 360 gradi attraverso un congruo investimento in termini di risorse e persone con l’obiettivo di mettere la tutela della fragilità al centro di ogni scelta futura.
Alcuni dei temi sui cui tutti noi dobbiamo focalizzarci senza riserve per raggiungere questo traguardo di civiltà sono: l’inclusione scolastica e lavorativa, il sostegno ai caregiver e il diritto ad accedere a cure sanitarie di elevata qualità. In altre parole, per superare questo momento difficile e tutelare chi è più fragile, occorre che ci si prenda cura di quella che, Papa Francesco, definisce la nostra Casa Comune. Solo così diventeremo migliori e saremo più uniti nell’affrontare le difficoltà.