Una serie di esplosioni è stata registrata la notte scorsa dall’aerea craterica Nord di Stromboli dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, Osservatorio etneo di Catania. L’attività è cominciata alle 04:56 e l’esplosione di maggiore energia è stata rilevata alle 04.56.
Sul sito dell'INGV-Osservatorio Etneo è stato pubblicato il Bollettino Settimanale sul monitoraggio dello Stromboli (11-17 luglio 2022).https://t.co/UoAfCexZKM pic.twitter.com/ga3latRAPm
— INGVvulcani (@INGVvulcani) July 19, 2022
Il materiale prodotto, si legge in una nota dell’Ingv, è ricaduto abbondantemente lungo tutta la Sciara del Fuoco, mentre non si è verificata ricaduta significativa di materiale grossolano in zona Pizzo.
Dopo la fase esplosiva iniziale più intensa sta proseguendo l’attività stromboliana alla bocca N2 dell’area craterica Nord con frequenti esplosioni di bassa intensità. Il segnale sismico dopo i valori massimi di ampiezza raggiunti alle 4:56 ha mostrato una veloce diminuzione arrivando alle 5:40 a valori simili a quelli precedenti l’esplosione.
Lo stratovulcano Stromboli
Lo Stromboli è stratovulcano attivo facente parte dell’arco Eoliano, situato sull’Isola di Stromboli, ed è uno dei vulcani più attivi del mondo. L’edificio vulcanico è alto 926 m s.l.m. e raggiunge una profondità compresa tra 1300 m e 2400 m al di sotto del livello del mare.
Lo Stromboli è un vulcano caratterizzato da esplosioni regolari causate dallo scoppio di bolle di gas che risalgono più velocemente del magma circostante; le sue eruzioni avvengono con intervalli che possono variare da minuti a diverse ore. Periodi di totale inattività, senza lanci di materiale, sono piuttosto rari.