La voce degli ultimi

mercoledƬ 6 Novembre 2024
13.2 C
CittĆ  del Vaticano

La voce degli ultimi

mercoledƬ 6 Novembre 2024

La “geografia del Covid”: ecco come cambia la pandemia nel mondo

Fin dall’inizio dell’emergenza sanitaria il quadro ha presentato forti differenziazioni geografiche. Il Covid-19 ĆØ stata dichiarata pandemia dall’Organizzazione mondiale della sanitĆ  (Oms) lā€™11 marzo 2020. Lā€™epidemia, iniziata in Cina, nella cittĆ  di Wuhan, provincia di Hubei, si ĆØ diffusa inizialmente nella Regione del Pacifico Occidentale interessando: Taiwan, Corea, Giappone, Thailandia, Vietnam e Singapore. Dopo alcuni mesi, grazie principalmente allā€™attuazione di un severo lockdown (in Cina) e di accurate attivitĆ  di tracciamento (specialmente in Corea), lā€™epidemia ĆØ stata ben controllata fino a praticamente ottenere lā€™eliminazione in quella parte del mondo.

GiĆ  in febbraio-marzo 2020 la pandemia si ĆØ diffusa, procedendo verso ovest, a interessare il Medio Oriente (in particolare lā€™Iran) e contemporaneamente lā€™Europa, quindi le Americhe e infine il mondo intero non risparmiando alcuna delle 6 Regioni dell’Organizzazione mondiale della sanitĆ . Il picco dei casi e della mortalitĆ  in questa ā€œprima ondataā€ epidemica si ĆØ registrato nellā€™ultima settimana di marzo e la prima di aprile del 2020 in Europa e in giugno e luglio nelle Americhe. Dallā€™inizio della pandemia il numero totale dei casi nel mondo ha raggiunto circa 290 milioni e il numero totale dei morti 5,4 milioni. La curva epidemiologica disegna successive ā€œondateā€ con picchi in novembre-dicembre 2020 per la ā€œseconda ondataā€ e in marzo-aprile 2021 per la ā€œterza ondataā€. Dopo un declino nel mese di giugno 2021, la curva mostra un progressivo incremento a partire da luglio e disegna una ā€œquarta ondataā€ che, dopo un avvallamento in settembre e ottobre, ĆØ tuttora in evoluzione, ormai da 10 settimane, ovvero dalla metĆ  di ottobre 2021.

Cumulativamente la Regione dell’Organizzazione mondiale della sanitĆ  delle Americhe registra il 36% dei casi e il 44% dei morti, la Regione Oms dellā€™Europa il 36% dei casi e il 31% dei morti; pertanto, in queste due regioni si assomma circa il 72% dei casi e il 75% dei morti totali. Le altre 4 Regioni Oms sono relativamente risparmiate; in particolare il Mediterraneo Orientale registra il 6% dei casi e il 6% dei morti, lā€™Africa il 3% dei casi e il 3% dei decessi e la Regione del Pacifico Occidentale il 4% dei casi e il 3% dei decessi. La Regione del Sud Est Asiatico ha numeri di livello intermedio assommando il 16% dei casi e il 13% dei morti totali. Nellā€™ultima settimana 27 dicembre 2021-2 gennaio 2022 sono stati riportati globalmente 9.5 milioni di nuovi casi e 41.000 nuovi decessi.

ƈ da notare che in questa settimana si registra un marcato incremento (71%) di nuovi casi, particolarmente rilevante nelle Americhe (del 100%), nel Sud-Est Asiatico (del 78%) e in Europa (del 65%). Nella Regione delle Americhe lā€™incremento dei nuovi casi dellā€™America del Nord ĆØ ampiamente corroborato dal forte incremento dellā€™America Centrale, dellā€™Argentina e del Brasile. Va notato che lā€™immunitĆ  protettiva conferita dalla vaccinazione stenta a manifestare tangibili effetti sulla curva epidemiologica in Europa per la situazione di bassa copertura vaccinale della Russia e dei paesi dellā€™Est europeo, che giustifica in gran parte lā€™incremento europeo. Il numero dei nuovi morti allā€™opposto registra un trend a decrescere (ā€“10%), che si manifesta nelle Americhe (ā€“18%), nel Sud-Est Asiatico (ā€“9%) e nella Regione del Pacifico Occidentale (ā€“10%), come anche nel Mediterraneo Orientale (ā€“7%) e in Europa (ā€“6%), mentre la sola Africa ĆØ in controtendenza con un incremento del 22% ma nel contesto di una modesta casistica, pari al 3% del totale.

Stazionaria la curva nelle altre Regioni della WHO. Questi dati fanno ritenere che a livello globale la pandemia sia ampiamente attiva presentando una doppia faccia: in fase di costante progressivo declino della mortalitĆ , ma con fortissimi segni di ripresa della trasmissione, principalmente legata allā€™avvento delle nuove varianti del virus. La variabilitĆ  epidemiologica della situazione evidenzia altresƬ come lā€™accesso ai servizi sanitari e la reportistica siano fortemente differenziate tra le varie regioni.

ARTICOLI CORRELATI

AUTORE

ARTICOLI DI ALTRI AUTORI

Ricevi sempre le ultime notizie

Ricevi comodamente e senza costi tutte le ultime notizie direttamente nella tua casella email.

Stay Connected

Seguici sui nostri social !

Scrivi a In Terris

Per inviare un messaggio al direttore o scrivere un tuo articolo:

Decimo Anniversario