“Le sanzioni [alla Russia, ndr] sono efficaci? Io ripeto quello che tutte le organizzazioni internazionali mi dicono, ho la sensazione e tutti i dati vanno in questa direzione, che diventino ancora più efficaci questa estate e tutti i segnali che arrivano dalla Russia danno l’evidenza che questo sta succedendo”. Così il premier Mario Draghi in sede di replica alla Camera dopo le comunicazioni in vista del Consiglio europeo. L’emiciclo stamani era quasi pieno, ma ai banchi del M5S – scosso dall’addio al Movimento di Luigi Di Maio – si sono visti dei banchi vuoti. Presentate alla Camera sei risoluzioni sulle comunicazioni del presidente del Consiglio in vista del prossimo Consiglio Europeo. Una è stata presentata dalla maggioranza.
#ConsiglioEuropeo 23 e del 24 giugno, in corso in Aula le comunicazioni del Presidente del Consiglio Mario Draghi. Diretta https://t.co/jCmKGs77dv e WebTv con sottotitolazione e interpretazione LIS attivabili: https://t.co/Yy8P7RGkk9 Odg #EUCO: https://t.co/WxBtPG1r8g #OpenCamera pic.twitter.com/5vp4Fnn3eV
— Camera dei deputati (@Montecitorio) June 22, 2022
Draghi alla Camera ripercorre il discorso fatto al Senato
Il premier, nelle comunicazioni alla Camera prima del Consiglio Europeo, ha ripercorso in sostanza (e come di consueto) il discorso fatto ieri pomeriggio al Senato senza sostanziali modifiche.
“Il Consiglio europeo del 23 e 24 giugno affronterà i seguenti temi: gli sviluppi della guerra in Ucraina e il sostegno europeo a Kiev; le ricadute umanitarie, alimentari, energetiche e securitarie del conflitto; gli aiuti a famiglie e imprese colpite dalla crisi; le prospettive di allargamento dell’Ue; i seguiti della Conferenza sul futuro dell’Europa”, ha esordito Draghi, riportato da Ansa.
“Ci avviciniamo al quarto mese dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina, iniziata il 24 febbraio. Mosca continua ad aggredire militarmente città ucraine nel tentativo di espandere il controllo sul territorio e rafforzare la propria posizione – ha aggiunto -. I combattimenti a Severodoneck, nella regione di Luhansk, sono particolarmente feroci. Il bombardamento russo di Kharkiv, la seconda città più popolosa dell’Ucraina, aggrava il già terribile bilancio di morti e feriti. Al 20 giugno sono 4.569 civili morti, 5.691 quelli feriti secondo le nazioni unite. Ma il numero è certamente molto più alto”.
“Continuano a emergere nuove atrocità commesse ai danni dei civili da parte dell’esercito russo. Le responsabilità saranno accertate e i crimini di guerra saranno puniti. Anche il numero delle persone in fuga dal conflitto continua ad aumentare. Soltanto in Italia sono oltre 135 mila i cittadini ucraini arrivati dall’inizio dell’invasione”, ha aggiunto. “Vorrei infine ringraziare queste voci dissonanti, in particolare l’onorevole Fassina, Maniero perché effettivamente ci stimolano a riflettere su alcuni punti”, ha concluso il Premier.