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Osservatorio Cciaa Roma. Caro energia ed emergenza rifiuti rendono più povera una comunità

La situazione determinata dalla pandemia e della guerra sotto la lente dell'Osservatorio permanente istituito dalla Camera di Commercio della capitale

Una comunità è più povera se non risolve il problema dei rifiuti e del caro energia. Il 75% delle imprese romane ritiene il termovalorizzatore di ultima generazione un passo avanti. Necessario per risolvere il problema dei rifiuti. Il 67% delle aziende prevede di dover aumentare i prezzi di vendita. Per far fronte ai costi più alti dell’energia. Spiega Lorenzo Tagliavanti: “Le imprese soffrono a causa dell’aumento generalizzato dei prezzi. Specie delle materie prime”. Aggiunge il presidente della Camera di Commercio della capitale: “Dobbiamo fare un balzo in avanti sull’uso delle energie rinnovabili. Siamo a favore di un termovalorizzatore di ultima generazione a Roma. Da realizzare entro il Giubileo del 2025”. A confermarne l’urgenza sono i dati dell’Osservatorio permanente istituito dalla CCIAA Roma.povera

Economia più povera se poco sostenibile

La nuova indagine della Camera di Commercio di Roma ha un obiettivo. Analizzare come l’aumento del costo dell’energia stia condizionando le strategie aziendali. Per le imprese di Roma e provincia. E come questa situazione influenzerà il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità ambientale. Tra le questioni sottoposte alle imprese, anche quella del termovalorizzatore. L’Osservatorio Cciaa, da marzo 2020 a oggi, fornisce un costante aggiornamento sull’evoluzione dei fatti. Cercando di cogliere il “sentiment” degli imprenditori. E identificando i provvedimenti che meglio si sono prestati a contenere il danno economico subito dalle imprese. E studiare strategie utili per il rilancio. Per fare questo è stato costruito un panel di 500 imprese rappresentative delle attività economiche. Utile a valutare l’impatto economico del Covid prima. E ora le conseguenze del conflitto russo-ucraino. Così da fornire un costante aggiornamento sull’evoluzione della situazione.povera

Impatto del caro energia

L’aumento dei prezzi dei beni energetici sta avendo un forte impatto sulle imprese. Solo per il 2,5% delle aziende l’aumento dei costi dell’energia non sta incidendo sulla propria attività. E due imprese su tre prevedono di aumentare i prezzi di vendita. Per far fronte ai maggiori costi di approvvigionamento. La riduzione dei consumi energetici resta la strategia principale. In vista della contrazione del costo dell’energia. Per la metà delle imprese l’aumento dei prezzi dell’energia causerà un ritardo nello sviluppo degli investimenti green. A Roma le aziende si schierano nettamente a favore del termovalorizzatore. Tre imprese su quattro lo considerano un passaggio decisivo per l’economia. Il costo dell’energia è un aspetto fondamentale per lo sviluppo del tessuto produttivo. E lo è ancor di più in un momento delicato come quello attuale. Con un tessuto produttivo profondamente segnato. Dopo due anni difficili a causa dell’emergenza sanitaria. Adesso sul tavolo c’è la qualità dello sviluppo dei prossimi anni.povera

Aumento dei costi

Per due imprese su tre l’aumento dei costi dell’energia ha un impatto molto significativo sull’attività dell’azienda. Il 67% delle aziende prevede di dover aumentare i prezzi di vendita. Per far fronte ai più alti costi di approvvigionamento energetico. Tra le principali azioni messe in atto per contrastare gli aumenti, il 54% dichiara che sta riducendo i consumi energetici. Il 17% sta tagliando altri costi di produzione. E il 15% sta valutando di installare pannelli fotovoltaici. O altre modalità per produrre in proprio energia. L’aumento dei prezzi delle materie prime dei beni energetici causerà per il 49,5% delle imprese un ritardo. Nel raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità ambientale. Perché si ridurrà la capacità di fare investimenti “green”. Il 75% delle imprese romane ritiene il termovalorizzatore un passo in avanti. Necessario per risolvere il problema dei rifiuti a Roma.povera

Giubileo 2025

“Con il prolungarsi della guerra in Ucraina le imprese romane si trovano, nuovamente, ad affrontare un drastico cambiamento dello scenario di mercato. La causa è dovuta- afferma Lorenzo Tagliavanti- alla vera e propria impennata dei prezzi dell’energia e delle altre materie prime. Ormai in corso da diverse settimane. La nostra indagine evidenzia come l’economia romana stia reagendo a questa nuova situazione. Che impatta non solo sui prezzi di vendita, inevitabilmente rivisti al rialzo. Ma anche per un’impresa su due, sul ritardo nel raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità ambientale. La pandemia ci ha fatto fare un balzo in avanti di dieci anni sull’uso del digitale. Ora, anche alla luce della guerra in Ucraina, dobbiamo fare un analogo balzo in avanti sulle energie rinnovabili. Non è facile, ma è necessario e le istituzioni sono chiamate, oggi più che mai, a fare la loro parte. Un altro dato rilevante messo in luce dal report – conclude Tagliavanti – Noi, come Camera di Commercio, siamo favorevoli al termovalorizzatore. E auspichiamo che questa opera venga realizzata per il Giubileo del 2025. Così come nelle intenzioni del sindaco Roberto Gualtieri. A cui, sul tema, abbiamo consegnato uno studio realizzato con Unindustria ed Enea. Non c’è tempo da perdere”.

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