Nell’ottantaquattresimo giorno di guerra in Ucraina, continuano ad aggiornarsi il triste bilancio delle vittime civili. Almeno cinque, tra cui un bambino di due anni, sono rimasti uccisi in un raid aereo russo su Bakhmut, nella regione ucraina orientale di Donetsk, avvenuto ieri. Lo ha reso noto l’ufficio del procuratore regionale, citato dal giornale online ucraino Ukrainska Pravda. Intanto, dopo due mesi, gli Stati Uniti annunciano la riapertura della loro ambasciata a Kiev.
I feriti
Le vittime sono emerse successivamente tra i detriti di edifici colpiti, ha precisato l’ufficio. Altre quattro persone sono state ferite, tra cui tre minori di età compresa tra 9 e 17 anni.
Villaggi russi
Le località di Tetkino e Alekseevka, nella regione russa di Kursk, sono stati colpiti dalle forze ucraine. Non si registrano feriti, riferisce il governatore citato dalle agenzie russe.
L’ambasciata statunitense a Kiev
Gli Stati Uniti hanno riaperto la loro ambasciata a Kiev dopo oltre due mesi, ha annunciato il dipartimento di Stato americano in una nota. “Il popolo ucraino con la nostra assistenza alla sicurezza ha difeso la propria terra di fronte all’invasione incosciente della Russia. Di conseguenza la bandiera a stelle e strisce può sventolare sull’ambasciata“, ha sottolineato in una nota il segretario di Stato americano Antony Blinken. All’inizio dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, i diplomatici americani si sono prima trasferiti a Leopoli, quindi in Polonia, da dove hanno condotto tutte le operazioni, fino a brevi incursioni nel Paese a inizio maggio. Qualche settimana fa l’incaricata d’affari americana, Kristina Kvien, aveva espresso l’auspicio di riaprire l’ambasciata nella capitale ucraina entro fine mese. Il presidente americano Joe Biden ha già nominato Bridget Brink come nuova ambasciatrice degli Usa.
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