Il segretario di stato Usa Antony Blinken ha avuto stamane un colloquio telefonico con il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov sulla crisi in Ucraina. “Continuiamo a vedere segnali molto preoccupanti di un’escalation della Russia, come l’arrivo di nuove truppe al confine con l’Ucraina”, ha detto parlando in conferenza stampa dalle Fiji.
Colloquio Blinken-Lavrov: tensione alle stelle
E’ stato un colloquio molto testo tra il segretario di Stato Usa e il ministro degli Esteri russo. Secondo Lavrov, gli Stati Uniti e l’Ue hanno “ignorato” le richieste della Russia sulla sicurezza, e le affermazioni di Washington su Mosca che vuole invadere l’Ucraina sono “provocazioni” per fare “propaganda” anti-russa.
“Continuiamo a vedere segnali molto preoccupanti di un’escalation della Russia, come l’arrivo di nuove truppe al confine con l’Ucraina”, ha detto invece Blinken parlando in conferenza stampa dalle Fiji.
Mosca: “Dichiarazioni della Casa Bianca allarmistiche”
“Le dichiarazioni del consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca Jake Sullivan sono allarmistiche”. Lo ha detto al settimanale Newsweek l’ambasciatore russo a Washington Anatoly Antonov sottolineando che “non c’è nessuna prova che Mosca voglia attaccare durante o dopo le Olimpiadi”. “Frasi del genere non esprimono altro che il desiderio dell’amministrazione Usa di portare al massimo la propaganda contro il nostro Paese”, ha aggiunto il diplomatico. “Washington continua a parlare di attacco imminente, senza fornire dettaglia”, ha detto Antonov.
La marina russa avvia esercitazioni nel Mar Nero
Intanto la marina russa ha avviato stamane esercitazioni su larga scala nel Mar Nero muovendo 30 navi da Sebastopoli e Novorossijsk. Lo ha annunciato il ministero della Difesa di Mosca sottolineando che lo scopo “è difendere la costa della penisola di Crimea, le basi del Mar Nero e il settore economico del Paese da possibili minacce militari”.
Il governo di Kiev ai cittadini: “Rimaniamo uniti”
Il governo dell’Ucraina ha chiesto oggi ai suoi cittadini di mantenere la calma e di evitare il panico. “Al momento è cruciale restare calmi, uniti all’interno del Paese, evitare azioni destabilizzanti e che creino il panico”, si legge in una nota del ministero degli Esteri.
Cresce la tensione nel timore di un attacco russo. Le forze armate ucraine con una propaganda invitano i giovani ad arruolarsi. “Gli eroi sono in mezzo a noi” è lo slogan che accompagna le foto dei volti di giovani soldati, ragazzi e ragazze, su grandi manifesti illuminati per le vie di Kiev. Elmetto e giubbotto antiproiettile, occhi azzurri e lunghe trecce scure sulla mimetica, uno dei manifesti presenta “Natalia Borisoviska. ‘La Mela’ (nome di battaglia). Al fronte dal 2014”. “Mentre tu leggi questo testo, lei è all’est per difendere la nostra pace e la nostra possibilità di vivere senza preoccupazioni”, si legge ancora nel testo riferendosi alla guerra con i separatisti filorussi del Donbass.
Il Belgio invita i cittadini a lasciare il Paese
Il Belgio consiglia ai suoi cittadini di lasciare l’Ucraina e sconsiglia di viaggiare in questo paese. Lo ha annunciato il ministero degli Esteri. “I cittadini che si trovano attualmente in Ucraina e la cui presenza non è assolutamente necessaria sono caldamente invitati a lasciare il Paese”, ha affermato il ministero sul suo sito web. “Tutti i viaggi verso l’intero territorio dell’Ucraina sono fortemente sconsigliati”, aggiunge la raccomandazione. Il ministero raccomanda ai suoi cittadini che non possono lasciare il Paese di registrarsi sul sito web di Travellers Online per poter beneficiare della consulenza. “Se la situazione peggiora, non è possibile garantire un’evacuazione dall’Ucraina. È quindi consigliabile lasciare il Paese finché è ancora possibile”, avverte il governo belga.
Draghi: “Sì a sanzioni gravi ma resti il dialogo con Mosca”
Ieri si è tenuto un summit virtuale tra gli Usa e gli alleati. Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha partecipato nel pomeriggio di ieri a una videoconferenza, organizzata da parte americana sulla crisi Ucraina. E’ stato condiviso – informa una nota di palazzo Chigi – lo scenario rappresentato e confermata l’esigenza di assicurare una ferma postura di deterrenza, mantenendo aperto il dialogo con Mosca anche per dare attuazione agli accordi di Minsk. E’ stato approfondito l’esame delle sanzioni che verrebbero adottate in caso di aggressione all’integrità territoriale dell’Ucraina. Draghi – conclude la nota – sostiene l’opportunità di sanzioni gravi, pur continuando a sperare in un utile dialogo.