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Il Papa riceve il presidente della Bosnia Erzegovina e la delegazione finlandese

Il Papa ha ricevuto in udienza la delegazione ecumenica della Finlandia, in occasione dell'annuale pellegrinaggio a Roma per celebrare la Festa di Sant'Enrico, patrono del Paese

Papa Francesco ha ricevuto questa mattina il presidente di turno della presidenza collegiale della Bosnia ed Erzegovina, Željko Komšić. Al termine dell’incontro, durato poco più di mezz’ora, il Santo Padre ha donato al presidente un mosaico raffigurante “Il seminatore” e alcuni volumi dei documenti papali. Komšić ha invece omaggiato Bergoglio con un volume sul “Regno di Bosnia” di Emir Filipović e la replica del sigillo di un regnante bosniaco di epoca medievale. Lo riporta Ansa.

“È una persona buona”. Così il Papa ha definito Komšić, riporta il Sir, al termine dell’udienza concessa questa mattina a lui e al suo seguito il cui colloquio privato è durato 35 minuti.

Al termine del colloquio con il Papa, Komšić ha incontrato il segretario per i rapporti con gli Stati, monsignor Paul R. Gallagher. Nel corso dei colloqui in Segreteria di Stato, è stato espresso apprezzamento per i buoni rapporti bilaterali esistenti e sono state affrontate le priorità della presidenza collegiale. Ci si è poi soffermati sulla realtà interna del Paese, ribadendo la necessità di promuovere l’uguaglianza giuridico-sociale di tutti i cittadini appartenenti a ciascun popolo costitutivo. Infine, sono state toccate alcune questioni regionali, tra cui la situazione nei Paesi dei Balcani occidentali e l’allargamento dell’Unione Europea.

Bergoglio riceve la delegazione finlandese in pellegrinaggio

Sempre stamattina, il Papa ha ricevuto in udienza la delegazione ecumenica della Finlandia, in occasione dell’annuale pellegrinaggio a Roma per celebrare la Festa di Sant’Enrico, patrono del Paese.

“Cari amici – ha esordito Bergoglio nel suo messaggio – siamo in cammino guidati dalla luce gentile di Dio, che dissipa le tenebre della divisione e orienta il cammino verso l’unità. Siamo in cammino da fratelli verso una comunione sempre più piena”. Il cammino – ha sottolineato il Santo Padre – può essere a tratti “più agevole” e a tratti “più faticoso”.

“In questo caso – ha continuato – ricordiamoci che siamo in cammino non come possessori, ma come cercatori di Dio. Perciò dobbiamo andare avanti con umile pazienza e sempre insieme, per sostenerci a vicenda, perché così desidera Cristo. Aiutiamoci quando vediamo che l’altro è nel bisogno. Anche per noi, specialmente in questi tempi – ha concluso Papa Francesco – la sfida è quella di prendere per mano il fratello, con la sua storia concreta, per procedere insieme”.

 

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