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Brusaferro (Iss): “Crescono i nuovi casi, le fasce d’età più colpite sono quelle sotto i 19 anni”

Il presidente dell'Istituto superiore di Sanità Silvio Brusaferro e il direttore della Prevenzione del Ministero della Salute Gianni Rezza spiegano i dati del monitoraggio settimanale

E’ quello di un’Italia che in questa settimana “è caratterizzata da una crescita continua dei nuovi casi e dell’occupazione dei posti letto ospedalieri, con l’indice di trasmissibilità che si mantiene sopra la soglia epidemica”, quello fatto dal presidente dell’Istituto superiore di Sanità Silvio Brusaferro in un videomessaggio in cui commenta i i dati del monitoraggio settimanale della Cabina di regia. Nel nostro Paese – osserva Brusaferro – crescono le somministrazioni di terze dosi anche tra gli ultrasessantenni mentre le fasce d’età più colpite sono quelle sotto i 19 anni” e “anche i ricoveri nella fascia pediatrica, pur limitati, sono presenti. “Stiamo valutando con attenzione quello che accade nel resto del mondo, in particolare la nuova variante recentemente individuata in Sud Africa”, ha detto a sua volta in un videomessaggio il direttore della Prevenzione del Ministero della Salute Gianni Rezza.

La crescita dei nuovi casi

“La crescita è in tutti i paesi Ue ma l’Italia si trova nei limiti inferiori come valori ma sempre in crescita”, ha detto Brusaferro, il quale ha sottolineato che “per quanto riguarda le aree mediche e le terapie intensive, nelle prossime quattro settimane potremmo trovarci in una situazione in cui il tasso di occupazione del 10% o anche del 20% in alcune casi viene raggiunto in alcune regioni”.

Fasce d’età

“Le fasce di età più colpite sono quelle sotto i 19 anni. La fascia d’età sopra i 12 anni è quella caratterizzata da una crescita più significativa dei casi ma l’incidenza è più elevata in particolare tra i 6 e gli 11 anni. Anche i ricoveri nella fascia pediatrica, pur limitati, sono presenti in tutte le fasce e particolarmente tra quelle più giovani”. Per la diagnosi di infezione, ha detto, “l’età media è in leggere decrescita mentre l’età media dei ricoveri, terapie intensive e decessi rimane costante nelle prime due intorno a 70 anni e per i decessi sopra gli 80”.

Terze dosi

“La vaccinazione con la terza dose sta crescendo in modo costante e significativo nelle ultime settimane e questo è un dato estremamente positivo: gli over80 stanno crescendo rapidamente e siamo arrivati al 45,4% di persone che hanno fatto la terza dose, ma stanno crescendo anche gli over60 e over70, ha affermato il presidente dell’Iss. “Tuttavia”, ha aggiunto “ci sono ancora milioni di italiani che non hanno iniziato neppure la prima dose”.

Le varianti

“La variante Delta è quella circolante oggi nel nostro Paese in maniera quasi esclusiva, mentre per la variante Delta plus i numeri sono abbastanza contenuti. Ad oggi le sequenze della variante isolata in Sudafrica non sono state riportate nel database nazionale”, ha detto ancora Brusaferro.

Rezza

“Data la situazione è bene continuare la campagna vaccinale con grande intensità e soprattutto per quanto riguarda le dosi di richiamo. Al tempo stesso è importante mantenere comportamenti prudenti come distanziamento sociale e uso delle mascherine”, ha osservato Rezza. “Stiamo valutando con attenzione quello che accade nel resto del mondo”, ha dichiarato il direttore della Prevenzione, “in particolare l’emergere della la nuova variante recentemente individuata in Sud Africa e ne stiamo valutando le caratteristiche assieme agli altri organismi internazionali”.

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