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La lettera del Papa ai cattolici di Scozia, tradotta in italiano

Papa: "Il tempo sta finendo; questa occasione non deve essere sprecata per la nostra incapacità di essere amministratori fedeli del mondo che Dio ha affidato alle nostre cure"

Pubblichiamo di seguito la Lettera che il Santo Padre Francesco ha inviato ai cattolici di Scozia, tradotta dall’inglese all’italiano per i lettori di Interris.it.

La lettera del Papa ai cattolici di Scozia

Cari fratelli e sorelle in Cristo, come sapete, speravo di partecipare alla riunione della COP26 a Glasgow e di spendere un po’ di tempo, per quanto breve, con voi. Mi dispiace che questo non si sia rivelato possibile. Allo stesso tempo, sono lieto che oggi vi uniate nella preghiera per le mie intenzioni e per il fruttuoso esito di questo incontro inteso ad affrontare una delle grandi questioni morali del nostro tempo: la preservazione della creazione di Dio, donataci come giardino da coltivare e come casa comune per la nostra famiglia umana.

Imploro i doni di saggezza e forza di Dio su coloro che sono incaricati di guidare la comunità internazionale mentre cercano di affrontare questa grave sfida con decisioni concrete ispirate dalla responsabilità verso le generazioni presenti e future. Il tempo sta finendo; questa occasione non deve essere sprecata per paura di dover affrontare il giudizio di Dio per la nostra incapacità di essere amministratori fedeli del mondo che ha affidato alle nostre cure.

Oggi celebriamo la Festa della Dedicazione della Basilica Lateranense, che, come la Cattedrale del Vescovo di Roma, simboleggia la comunione della Chiesa nella fede e nella carità con la Sede di Pietro. È per me profondamente commovente che in questo giorno possa esprimere a voi e a tutti i cattolici di Scozia, il mio affetto nel Signore e il mio incoraggiamento a perseverare nella tua comprovata fedeltà al Signore e alla sua Chiesa.

Saluto di cuore ciascuno di voi e vi assicuro la mia preghiera per voi e per le vostre famiglie, per i giovani, gli anziani, i malati e per quanti in qualche modo stanno subendo gli effetti della pandemia. Vi chiedo, in modo particolare, di pregare per me e per i miei fratelli Vescovi in ​​questa nostra festa di comunione al servizio del Vangelo e alla costruzione dell’unità della Chiesa.

In questo tempo di sfide, possano tutti i seguaci di Cristo in Scozia rinnovare il loro impegno nell’essere testimoni credibili della gioia del Vangelo e della sua forza nel portare luce e speranza, al fine di costruire un futuro di giustizia, fraternità e prosperità, sia materiale che spirituale.

Con questi sentimenti, cari fratelli e sorelle, assicuro ancora una volta la mia preghiera per voi e le vostre famiglie, e per le vostre parrocchie e comunità. Affidandovi tutti all’amorevole intercessione di Maria, Madre della Chiesa, imparto volentieri la mia benedizione come pegno di gioia perenne e pace nel Signore”.

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