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Mattarella e Pahor oggi a Gorizia e Nova Gorica: “Vetrina dello spirito europeo”

Il presidente della Repubblica italiano e il capo di Stato sloveno insieme per celebrare la nomina a Capitale europea della cultura 2025 delle due città

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è a Nova Gorica dove è stato accolto dal Capo dello Stato sloveno Borut Pahor, per le celebrazioni congiunte, segnala il Quirinale, della nomina a Capitale europea della cultura 2025 delle città di Gorizia e Nova Gorica.

Insieme, i presidenti hanno ricevuto gli onori militari – sotto la pioggia, come si vede dal video pubblicato su Twitter dal presidente Pahor – alla presenza anche dei sindaci di Gorizia, Rodolfo Ziberna e di Nova Gorica, Klemen Miklavic.

 

L’intervento di Mattarella

La celebrazione in piazza della Transalpina, al centro della linea di confine fra le due città. Qui, in presenza di dei due sindaci, del presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga e di diverse altre autorità, gli interventi dei due Presidenti.

 

“E’ con sentimenti di vivissima riconoscenza che ricevo oggi l’onorificenza al merito straordinario, concessa dal Presidente della Repubblica di Slovenia. È un onore di cui ringrazio molto il Presidente Borut Pahor e la Repubblica di Slovenia”, ha detto il capo dello Stato italiano. “L’onorificenza che ricevo rappresenta un attestato dell’amicizia della quale il Presidente Pahor mi onora e che ricambio intensamente”.

“È la storia delle aree di confine in Europa a parlarci di drammi e tribolazioni indicibili che hanno spesso caratterizzato il Novecento e al cui superamento ha saputo contribuire, nel secondo dopoguerra, il coraggio di costruire gradualmente una nuova unità spirituale del continente europeo. I Balcani e l’Italia sono l’esempio di come sia possibile guardare insieme a un orizzonte condiviso, nella comune appartenenza alla famiglia europea”, ha detto ancora Mattarella.

“Candidandosi congiuntamente a ospitare gli eventi della rassegna Capitale Europea della Cultura 2025, le due Amministrazioni comunali hanno saputo dimostrare come sia possibile interpretare al meglio le ragioni profonde che sono alla base del processo di integrazione europea. Il confine – questo confine – torna ad essere un elemento di scelta di unione laddove un tempo “tagliava” il tessuto di una realtà urbana unitaria, ancorché appartenente a due Paesi diversi”, ha continuato il presidente della Repubblica. “Nel percorso che le condurrà al 2025, Gorizia e Nova Gorica saranno la vetrina dell’autentico spirito europeo, realizzando programmi e iniziative che potranno, tutte, giovarsi del pluralismo culturale che rappresenta una delle caratteristiche più attraenti di queste terre”.

“Non coglieremmo però appieno tutte le opportunità che questa occasione dischiude se limitassimo lo sguardo ai nostri Paesi e agli altri che già hanno raggiunto il medesimo traguardo e sono parte dell’Unione. Il processo di integrazione continentale non sarà infatti completo fino a quando i Paesi dei Balcani occidentali non potranno condividere tutti la nostra stessa prospettiva”, ha aggiunto Mattarella. “Per storia, per cultura, per valori, essi sono parte costitutiva dell’Europa, che è culla del loro passato e orizzonte del loro futuro” ha poi detto il nostro capo dello Stato, concludendo “oggi l’essere qui insieme a Gorizia e Nova Gorica sottolinea come il cammino percorso sia stato fecondo di frutti di amicizia e di cooperazione. Un’iniziativa destinata a irrobustire ulteriormente quel sentimento di cittadinanza europea così importante per il futuro dei nostri popoli, dei nostri giovani e dell’intera Europa”.

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