Dodici arresti a seguito della guerriglia urbana andata in scena a Roma, durante la manifestazione dei “no Green Pass” della giornata di ieri. Tra i fermati, vi sarebbero anche i leader del movimento di estrema destra Forza Nuova, Roberto Fiore e Giuliano Castellino. Petardi, bombe carta, cariche della Polizia per disperdere i manifestanti: tutto in un’unica giornata di caos, iniziata a Piazza del Popolo e proseguita per le vie del Centro di Roma. Presa d’assalto anche la sede della Cgil, la cui occupazione sarebbe stata guidata proprio dai leader della formazione neofascista. Un’azione che il segretario generale Maurizio Landini ha definito “una ferita democratica, un atto di offesa alla Costituzione nata dalla Resistenza, un atto che ha violentato il mondo del lavoro e i suoi diritti”. Lo stesso Landini aveva parlato di quanto accaduto ieri come di “un atto di squadrismo”.
Cgil, Cisl e Uil in piazza il 16 ottobre
Nel frattempo, tutte le sedi della Cgil hanno riaperto i battenti, con l’organizzazione di un’assemblea davanti la sede nazionale. Sabato 16 ottobre, invece, affiancato da Cisl e Uil, la sigla sindacale scenderà in piazza per una manifestazione antifascista. I tre leader hanno spiegato di voler “affermare e realizzare i principi e i valori della nostra Costituzione. Invitiamo, pertanto, tutti i cittadini e le forze sane e democratiche del Paese a mobilitarsi e a scendere in piazza sabato prossimo”. Poi un invito: “Tutte quelle formazioni che si richiamano al fascismo vanno sciolte e questo è il momento di dirlo con chiarezza”.
Le parole dei leader di Centrodestra
Ladini, assieme ai colleghi Luigi Sbarra (Cisl) e Pierpaolo Bombardieri (Uil), ha spiegato che “l’assalto squadrista alla sede nazionale della Cgil è un attacco a tutto il sindacato confederale italiano, al mondo del lavoro e alla nostra democrazia. Chiediamo che le organizzazioni neofasciste e neonaziste siano messe nelle condizioni di non nuocere sciogliendole per legge”. Del resto, i fatti che hanno visto protagonista la città di Roma (prossima al ballottaggio per decidere la sua futura amministrazione), hanno ricevuto una solidarietà convergente per la Cgil. I leader del Centrodestra, Giorgia Meloni (FdI) e Matteo Salvini (Lega), hanno stigmatizzato l’assalto al sindacato. Spiegando però di essere solidali anche con i manifestanti “scesi in piazza per protestare legittimamente contro i provvedimenti del governo. E di cui nessuno parlerà per colpa dei delinquenti”.