Il cardinale Pietro Parolin indica la “prospettiva delle tre forme di carità. Samaritana. Intellettuale. E politica”. Il IV Forum Internazionale del Gran Sasso, secondo il porporato, “è un segno di speranza che stimola l’intelligenza. E la apre su orizzonti sempre più vasti“. In programma appuntamenti e momenti di studio. Per mostrare come sia possibile “costruire la civiltà dell’amore”.
L’esortazione di Parolin
Il Segretario di Stato Vaticano si è rivolto alle autorità e alle 280 persone presenti nell’Aula Magna “Benedetto Croce” dell’Università di Teramo. In occasione dell’evento multidisciplinare ideato dal vescovo di Teramo-Atri, monsignor Lorenzo Leuzzi. E organizzato dalla diocesi abruzzese e dall’Università degli Studi di Teramo. Il titolo di questa edizione è “Allargare gli orizzonti della carità. Per una nuova progettualità sociale”. Impegnati fino a domani, nel polo didattico “Silvio Spaventa” dell’ateneo teramano, oltre 400 relatori. Per 22 aree di studio e ricerca.
Impegno necessario
La cerimonia inaugurale è stata moderata dal presidente emerito della Corte Costituzionale, Cesare Mirabelli Sono giunti anche i saluti del Capo dello Stato. Sergio Mattarella richiama l’impegno volto a condurre una riflessione. Secondo un approccio organico e sistematico. Sulle azioni positive che sono chiamati a porre in essere mondo accademico. Istituzioni. Enti del terzo settore. Società civile. Per “sostenere quanti versano in condizioni di difficoltà”.