La voce degli ultimi

mercoledì, Marzo 12, 2025
13.9 C
Città del Vaticano
La voce degli ultimi
mercoledì Marzo 12 2025

Olimpiadi, l’impresa di Conyedo e la 4×400: la giornata azzurra a Tokyo

Il lottatore Abraham Conyedo supera il turco Karadeniz e si aggiudica la medaglia di bronzo. Pasticcio e record nella staffetta: azzurri settimi

Logo Interris - Olimpiadi, l'impresa di Conyedo e la 4x400: la giornata azzurra a Tokyo
Logo INTERRIS in sostituzione per l'articolo: Olimpiadi, l'impresa di Conyedo e la 4x400: la giornata azzurra a Tokyo

Una sola medaglia ma pesante come un macigno. La penultima giornata delle Olimpiadi regala all’Italia un fantastico bronzo nella lotta, grazie all’impresa di Abraham Conyedo Ruano, capace di regalare al nostro Paese una grande soddisfazione. Anche col metallo meno pregiato. Lui, cubano naturalizzato italiano per meriti speciali nello sport, non ci fa troppo caso. Questo bronzo vale quanto un oro, perché frutto di un lavoro che, per poco, non lo ha portato sul tetto del mondo. “Questa medaglia significa tutto per me, è la mia vita, ciò per cui ho lavorato negli ultimi cinque anni”.

L’impresa di Conyedo

La scalata al trono della lotta libera, categoria 97 kg, si ferma dinnanzi all’americano Kyle Snyder (medaglia d’argento) ai quarti di finale, prima di essere ripescato e giocarsi l’accesso alle finali. L’ascesa si interrompe in semifinale ma lo spareggio per il bronzo sorride a Conyedo: niente da fare per il turco Suleyman Karadeniz, battuto dopo il break con una rimonta clamorosa, da 0-2 a 5-2. La certezza della medaglia arriva a 17” dalla fine, in pieno challenge, quando Abramo guadagna il punto che significa il bronzo. Un’impresa che conferma il feeling ripreso con la lotta da parte della nazionale italiana dopo il terzo posto ottenuto da Frank Chamizo a Rio. Era stata la prima medaglia dall’argento di Claudio Pollio, a Mosca ’80.

Errore e record nella 4×400

Si chiude con un settimo posto, invece, la 4×400 maschile. Ultima gara di atletica, dopo una settimana di trionfi insperati e, in alcuni casi, anche impensabili. Il quartetto composto da Davide Re, Vladimir Aceti, Edoardo Scotti e Alessandro Sibilio si porta a casa il record italiano (2’58”81) ma non sfiora nemmeno le zone da medaglia, dominate da Usa (oro) e Botswana (argento), con un gran recupero dei Paesi Bassi che si aggiudicano il bronzo. Peccato per la staffetta italiana, che paga una partenza non esaltante e, soprattutto, un errore di Sibilio che si ritrova all’interno al momento di passare il testimone a Sibilio, posizionato in corsia larga. Peccato ma Parigi è già dietro l’angolo. E all’atletica azzurra davvero non si poteva chiedere di più.

ARTICOLI CORRELATI

AUTORE

ARTICOLI DI ALTRI AUTORI

Ricevi sempre le ultime notizie

Ricevi comodamente e senza costi tutte le ultime notizie direttamente nella tua casella email.

Stay Connected

Seguici sui nostri social !

Scrivi a In Terris

Per inviare un messaggio al direttore o scrivere un tuo articolo:

Decimo Anniversario